Castrovillari. Risorgimento: questo il tema della mostra documentaria che verrà inaugurata sabato 23 dicembre ore 17, 30, dal titolo
"Il Risorgimento a Castrovillari. Storia di un patriota dimenticato: il capitano Dionisio Baratta" . In esposizione cimeli ottocenteschi. Tra cui abiti da cerimonia appartenuti al patriota Muzio Pace. Marito della N.D. Maria Baratta. E il libro "Garibaldi e i suoi tempi", donato da Jessie White "Miss Uragano". Infermiera di Garibaldi al capitano N.H Dionisio Baratta. I cimeli appartengono alla collezione privata di Casa Baratta e sono a loro volta appartenuti al N. H. Dioniso Baratta, medico, capitano e patriota risorgimentale.
CASTROVILLARI: LA MOSTRA VISITABILE DAL 23 DICEMBRE FINO AL 7 GENNAIO. PATROCINIO ENTE PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
La mostra allestita nella splendida sala espositiva della restaurata Cappella Gallo nel Palazzo omonimo, verrà presentata, dopo i saluti istituzionali dell'on, Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino. Inoltre dall'avv. Francesca Dorato, vicesindaco della città di Castrovillari. Ancora, dalla prof.ssa Ines Ferrante presidente dell'associazione culturale Mystica Calabria. Dal prof. Franco Blaiotta già docente di lettere e dirigente scolastico. E infine, dal N.H Paolo Baratta. Cultore di storia locale. E profondo conoscitore delle vicende storiche dell'antica e nobile famiglia Baratta. Protagonista indiscussa della storia di Castrovillari. La mostra sarà fruibile dal 23 Dicembre 2017 al 7 Gennaio 2018 dalle 17.alle 19.00, e nei giorni festivi o di mattina, su prenotazione. A curare la mostra, con il patrocinio dell'Ente Parco Nazionale del Pollino, l' associazione culturale Mystica Calabria. La quale è operante a Castrovillari allo scopo di valorizzare e diffondere il patrimonio storico-artistico. Con particolare riferimento alla cultura calabrese. E che ha fortemente voluto esporre nella Cappella Gallo, luogo particolarmente rilevante per il territorio. Consapevole del fatto che gli spazi storici debbano essere valorizzati per mezzo di eventi culturali. Che mettano in evidenza il patrimonio esistente. E favoriscano la conoscenza. La divulgazione della storia e della cultura del territorio stesso.