Discarica di Scala Coeli. I cittadini scendono in piazza per esprimere tutto il loro disappunto sul suo possibile ampliamento. Un bilancio più che positivo, secondo la “Rete dei Comitati Antidiscarica del Basso Ionio”. Impegnati in un sit-in informativo per sensibilizzare i cittadini sui rischi legati all’ampliamento (dieci volte tanto) della discarica privata per rifiuti speciali. Che si trova in località Case Pipino di Scala Coeli. “Rimaniamo in attesa della determinazione del Governatore della Calabria, Mario Oliverio. Al quale è stato chiesto di rigettare l’Autorizzazione Integrata Ambientale richiesta dalla proprietà della discarica. Che, lo ricordiamo, è nel territorio di Scala Coeli ma, in realtà, vicinissima a Crucoli, Cariati, Umbriatico, Terravecchia. Molti cittadini di Cariati e dintorni si sono recati al gazebo allestito nel piazzale dell’ex ospedale di Cariati. Per conoscere il grave problema o per esprimere la loro preoccupazione, avendo già informazioni in merito. I timori, infatti ci sono. Per la salute pubblica, per il rischio di infiltrazioni da percolato nelle numerose falde acquifere della zona e negli affluenti del fiume Nika che scorrono a ridosso dell’impianto; per la vivibilità dei paesi che saranno quotidianamente attraversati da centinaia di camion carichi di rifiuti industriali e di indefinita tipologia; e ancora per lo scempio di un’area di grande pregio naturalistico. Dove si pratica agricoltura di qualità (biologica, produzioni Dop e Igp e allevamenti di bovino podolico). E contigua a località turistiche in evidente sviluppo.
CARIATI, IL PRESIDIO PROSEGUIRA' A OLTRANZA
La prima giornata di sabato 1 luglio, iniziata con un dibattito ricco di interventi, ha visto una partecipazione ricca e variegata di attivisti, cittadini, forze politiche e sociali, rappresentanti istituzionali, di associazioni di categoria e di molti agricoltori. La seconda giornata di lunedì è stata dedicata all’informazione, alla raccolta firme e all’appello ai soggetti maggiormente interessati, come la presidenza del “Consorzio Dop Bruzio”, che ha sede proprio nella valle del Nika, a scendere in campo a tutela del territorio, dei suoi prodotti e della sua immagine. Martedì il presidio continua, e si proseguirà a oltranza anche con forti iniziative, nell’attesa di un positivo riscontro dalla Regione Calabria.