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Cariati: l’Istituto Comprensivo Statale per la giornata della memoria

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di Josef Platarota Ricordare le vittime dell’Olocausto. Conoscere ciò che ha prodotto l’odio dell’uomo contro gli altri uomini. Impegnarsi a combattere le piccole discriminazioni quotidiane e capire che il male è anche nell’indifferenza verso chi viene escluso. Con questi presupposti, l’Istituto Comprensivo di Cariati ha promosso una serie di iniziative che, nella settimana in cui cade la data della Giornata della Memoria, e cioè il 27 gennaio, ha impegnato alunni e docenti della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado. Letture, dibattiti, visione di filmati, condivisione di poesie e riflessioni, fino alle semplici storie narrate ai più piccoli, hanno avuto la loro sintesi in cartelloni, produzioni scritte o artistiche, con cui alunni e studenti  hanno manifestato sensibilità e partecipazione nei confronti di un tema consegnatoci dalla storia, che però ha a che fare con la condizione umana e la vita civile anche ai nostri giorni. Tra le tante iniziative, quelle segnalate dalle scuole primarie, dove sono stati allestiti, e resteranno per tutto l’anno scolastico, i “Muri della Memoria”; inoltre, il plesso “Eugenio R. Faggiano” ha organizzato un dibattito a partire dalla testimonianza della signora Achiropita Sapia, che ha incontrato gli alunni e raccontato con ricchezza di dettagli la sua esperienza della seconda guerra mondiale e i terribili momenti vissuti in quel contesto da lei e dagli altri bambini di Cariati. Le classi quarte e quinte della scuola “Giovanni di Napoli” hanno invece valorizzato la figura di Anna Frank, conoscendo la sua storia con filmati e documenti, seguiti da attente riflessioni; le quarte, in particolare, si sono cimentate in un reading dal “Diario”, da cui sono scaturite toccanti “lettere ad Anne”, condivise con i compagni. Nel plesso “Marco Venneri”, fra le varie iniziative, il lavoro della classe terza, di conoscenza del campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia,a partire dal libro-testimonianza di Nina Weksler. Per la scuola secondaria, significativa la ricerca delle testimonianze dei sopravvissuti all’Olocausto, condotta dalla 1^Ee 2^A, che ha anche realizzato delle videoproiezioni sul tema, da presentare alle varie classi il prossimo 6 febbraio.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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