di SERAFINO CARUSO
Il doppio miracolo, purtroppo, non si è ripetuto: il Crotone saluta la Serie A dopo due stagioni e lo fa con gli applausi dello stadio San Paolo di Napoli, quello della vice capolista. La squadra di mister Walter Zenga saluta con dignità un campionato che, per quanto fatto vedere, le dovrebbe appartenere di diritto. Ma sappiamo che le regole del gioco sono ben altre e, quindi, vanno rispettate. Forse la retrocessione del Crotone non è avvenuta ieri, bensì quando mister Davide Nicola a dicembre ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni per "divergenze con la Società". Un fulmine a ciel sereno, quello, per i non addetti alle cose di casa-Crotone. Da lì poi la scelta su un allenatore come Walter Zenga. Che ha saputo risollevare il morale di una squadra a secco di benzina nelle gambe e nella testa. Salvo fare, ovviamente (altrimenti non staremmo qui a scrivere certe cose9, alcuni errori.
FATALE ANCHE LA SCONFITTA CON IL CHIEVO E QUALCHE ERRORE ALLA VAR...
Il Crotone ha perso la sua permanenza in Serie A tra la sesta e la settima giornata di ritorno. Quando ha affrontato prima il Benevento, ultimo in classifica e ormai senza speranze, in casa sua, perdendo per 3-2 in maniera piuttosto rocambolesca. Per poi perdere di nuovo allo "Scida" la domenica successiva con la Spal con lo stesso ed identico punteggio. Un suicidio calcistico perfetto, perché si è trattato di due sconfitte contro due dirette concorrenti, di cui quella contro la Spal determinante. Alla 17^ di ritorno si è aggiunta anche la sconfitta in casa del Chievo Verona per 2-1, determinante anche questa per la retrocessione del Crotone. Il Chievo, infatti, ha chiuso a quota 40, la Spal a 38 e il Crotone, terzultimo, a 35. Peccato, davvero un gran peccato. Oltre ai propri demeriti è pur vero che il Crotone è stato penalizzato anche da qualche scelta arbitrale sbagliata, da un sempre ottimale uso della tecnologia (Var) e da alcune "stranezze" avvenute nelle ultime giornate in favore di sue dirette concorrenti. Non dimenticheremo mai, però, il pareggio di San Siro con l'Inter, il pareggio casalingo con la Juve e il pareggio contro la Lazio. Una squadra capace di esprimere un gioco sempre aperto e armonioso, mai statico e scontato. Il Crotone saluta la Serie A, ma, siamo sicuri, si tratta solo di un "arrivederci e a presto!".