Non c'è pace per l'Ospedale di Cariati: dichiarato lo stato di agitazione del personale
Nursind e Lampare ancora in difesa dei lavoratori del Vittorio Cosentino: «Costretti a operare in condizioni inaccettabili, con una grave carenza di personale»

CARIATI - Sembra non esserci pace per l'Ospedale di Cariati. Annunci di interventi rivoluzionari, lavori infiniti e servizi a singhiozzo. Intanto nuove nubi si intravedono all'orizzonte: NurSind, il Sindacato degli Infermieri e Le Lampare Bassojoniocosentino dichiarano lo stato di agitazione del personale del Vittorio Cosentino di Cariati e dei cittadini organizzati per il diritto alla sanità pubblica e alla cura.
«Da tempo - spiegano nella nota stampa - i lavoratori del presidio ospedaliero sono costretti a operare in condizioni inaccettabili, con una grave carenza di personale, in particolare nell'RSA Medicalizzata, compromettendo la qualità dell'assistenza ai cittadini e mettendo a rischio la sicurezza degli operatori sanitari».
«Oltre alla carenza di organico, denunciamo: Informazioni tardive e non trasparenti sulla riorganizzazione dei servizi. Mancanza di un piano strutturato per la gestione delle assenze improvvise. Opacità nelle procedure di mobilità interna e nelle assegnazioni ai presidi. Mancato rispetto della normativa sull'orario di lavoro (Legge 161/14). Prestazione aggiuntive personale del comparto per sopperire a carenza di personale (art 11. DL34/2023 – Verbale Regione Calabria 23 ottobre 2024 – DCA 55/2025)».
«Nonostante le segnalazioni già inoltrate alla Direzione Generale dell'ASP di Cosenza da parte di Nursind e del rappresentante sindacale Nico Capalbo, non sono giunte risposte concrete e soluzioni adeguate. Pertanto, siamo determinati a difendere i diritti dei lavoratori e la sanità pubblica, proclamando lo stato di agitazione poiché se non si troveranno soluzioni condivise, saremo pronti a proclamare giornate di sciopero, perché la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori del settore sanitario deve essere una priorità assoluta».
«Rimaniamo in attesa di una risposta da parte della Direzione Generale e delle istituzioni competenti» concludono. Intanto l'Ospedale sembra nuovamente bloccato nel limbo.