La battaglia di Valentina: «Curarsi non può essere un lusso»
La diciottenne, affetta da leucemia, costretta a fare 230km per curarsi, lancia una petizione su Change.org, e un messaggio diretto alla Regione Calabria e al Ministero della Salute. Ecco come sostenerla

SAN MARCO ARGENTANO - Abbiamo raccolto la testimonianza di una ragazza coraggiosa; una guerriera che dinanzi a una diagnosi di leucemia ha deciso non solo di combattere contro la malattia con tutte le sue forze, ma di portare avanti anche una battaglia per il diritto alla salute, non solo per lei, ma per tutti i pazienti oncologici della Calabria, perché, come afferma lei stessa, «curarsi non può essere un lusso».
Purtroppo molto spesso ammalarsi nella nostra Regione significa, non solo affrontare un percorso doloroso ed estenuante, ma anche avere diversi altri ostacoli da superare, come le distanze chilometriche dai centri specialistici. È questo il caso di Valentina che, vivendo nel cosentino, a San Marco Argentano, per curarsi deve percorrere più di 230 chilometri per poter raggiungere Reggio Calabria, dove si trova l'Ospedale che può garantirle il trapianto di midollo osseo e le cure adeguate. Ma facciamo un passo indietro, per ricostruire la sua storia: Valentina ha soli 18 anni e a dicembre 2024, pochi giorni prima di Natale, le viene diagnosticata la leucemia. Un duro colpo per lei e la sua famiglia.
«I primi tre mesi di chemioterapia sono stati davvero molto pesanti. Avevo continue emorragie e questo non mi permetteva di pensare ad altro che a combattere la malattia. Nei mesi successivi, invece, ho iniziato a pensare anche ad altri aspetti di questa mia lotta».
«Per chi, come me, vive in Calabria accedere alle cure (soprattutto oncologiche) è estremamente difficile. Da 5 mesi io e la mia famiglia siamo costretti a spostarci fino a Reggio Calabria, perché nella mia provincia non esiste una struttura specializzata in grado di curare pazienti nella mia condizione».
Ed ecco, purtroppo, che insorgono anche i problemi economici. «Mia madre ha perso il lavoro per motivi di salute, e mio padre da solo non riesce a sostenere tutto questo peso economico. Il Comune ci aiuta nelle spese di trasporto, ma il peso economico é ancora tanto. Non è giusto che, nel 2025, in Italia, un malato oncologico debba rinunciare alle cure perché non può permettersele».
Da qui nasce l'idea di lanciare una petizione su Change.org : «Chiedo al Ministero della Salute e alla Regione Calabria di intervenire subito, garantendo un aiuto economico alle famiglie dei pazienti oncologici che non possono sostenere i costi necessari per curarsi». Questo suo appello ha raggiunto in poco tempo le 32.169 firme verificate e il suo video appello continua a scuotere le coscienze.
«Con il mio appello vorrei dar voce a tutti i malati oncologici della Calabria che sono nella mia stessa situazione. Spero che qualcuno si attivi, che a qualcuno arrivi il mio messaggio». E noi speriamo che il suo appello non solo arrivi a più persone possibili, ma che sia anche ascoltato, perché Valentina e tutti gli altri pazienti oncologici della nostra Regione possano affrontare la loro battaglia con tutto il supporto necessario.