L'ospedale di Cariati sembra essere ripiombato nei tempi bui
Il sindacato Nursind denuncia una gravissima carenza di personale che mette a rischio servizi vitali come ambulatori, laboratorio analisi, RSA e consultorio. L'appello disperato all'ASP di Cosenza e alla Regione Calabria per interventi urgenti

CARIATI - La situazione sanitaria a Cariati sembra essere piombata nuovamente nei tempi bui. Almeno, questo, a sentire il Nursind, il sindacato degli infermieri, che attraverso il suo rappresentante sul territorio, Nicodemo Capalbo, nel giorno della festa dei lavoratori è ritornato a lanciare un appello forte all'Asp di Cosenza. Il problema è sempre lo stesso: «manca il personale, e se non si fa qualcosa subito, servizi fondamentali per la gente rischiano di sparire».
La situazione descritta da Nursind è critica e in progressivo peggioramento, con ripercussioni dirette sia sul personale sanitario, ormai al limite del burnout, sia sui cittadini, che vedono concretizzarsi il rischio di una drastica riduzione o addirittura della chiusura di servizi sanitari vitali. Nel mirino della denuncia finiscono gli Ambulatori Territoriali, il Laboratorio Analisi, la RSA Medicalizzata e il Consultorio Familiare, tutti pilastri fondamentali dell'assistenza sanitaria nel comprensorio di Cariati.
Le criticità evidenziate dal sindacato sono specifiche e allarmanti. Ambulatori Territoriali: «La carenza di infermieri professionali (CPS) è già critica e destinata a peggiorare con l'imminente pensionamento di ulteriore personale. Nursind sottolinea la necessità di un incremento urgente dell'organico per poter garantire un servizio efficiente, soprattutto considerando l'afflusso di pazienti provenienti da diverse aree della regione».
Laboratorio Analisi: «La mancanza di infermieri e tecnici di laboratorio sta costringendo l'ASP a sostenere esborsi economici straordinari per far fronte alle necessità. Il sindacato chiede una pianificazione efficace per evitare la paralisi di un servizio cruciale per la diagnostica».
RSA Medicalizzata: «La struttura si trova a operare con un organico di gran lunga insufficiente rispetto al numero di pazienti critici ospitati. Nursind avanza una richiesta precisa: l'incremento urgente di 13 unità infermieristiche per assicurare cure adeguate e la sicurezza degli assistiti, che necessitano di un'assistenza continua e qualificata».
Consultorio Familiare: «La situazione viene definita "altamente dannosa", con una sola ostetrica rimasta a gestire un numero elevatissimo di pazienti. Il sindacato lancia un appello per ripristinare il prestigio di quella che un tempo era un'eccellenza regionale nel campo della ginecologia, dotandola del personale necessario».
Di fronte a questo quadro preoccupante, Nursind non si limita a denunciare, ma avanza anche soluzioni concrete e praticabili per arginare l'emergenza e chiede, quindi, lo «scorrimento delle graduatorie attualmente disponibili per procedere rapidamente al reclutamento di nuovo personale»; «l'avvio immediato di avvisi urgenti per nuove assunzioni, al fine di attrarre professionisti sanitari nel territorio» e auspica il «il ricorso a prestazioni aggiuntive per il personale sanitario già in servizio, al fine di tamponare nell'immediato le carenze più gravi».
L'appello di Nursind si rivolge direttamente ai vertici dell'Azienda sanitaria di Cosenza e, con forza, al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e a tutte le autorità competenti. Il sindacato sollecita un intervento rapido e risolutivo, nel pieno rispetto delle normative ministeriali e dei contratti collettivi di lavoro, per scongiurare il collasso della sanità a Cariati.
«Il rischio di burnout tra gli operatori sanitari - sottolinea Nicodemo Capalbo - è sempre più elevato, e la difficoltà crescente per i cittadini di accedere a servizi essenziali è inaccettabile. Il futuro delle strutture sanitarie di Cariati è appeso a un filo, e non possiamo permettere che vengano smantellate».
La segreteria territoriale di Nursind conclude la nota stampa annunciando che si riserva di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per tutelare il diritto alla salute dei cittadini di Cariati e per garantire condizioni lavorative dignitose per gli operatori sanitari, qualora le istituzioni non dovessero intervenire con la dovuta urgenza e concretezza. La palla passa ora ai vertici sanitari e politici regionali, chiamati a dare risposte immediate a una situazione che grida all'emergenza.