Cariati al Giubileo delle Terre Cataldiane: fede e istituzioni unite nel nome di San Cataldo
Una significativa partecipazione istituzionale e religiosa ha celebrato, lo scorso 30 aprile, il legame con Taranto e le radici del santo co-patrono dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati e dei pescatori

CARIATI - Il Comune di Cariati ha giocato un ruolo significativo nell'edizione 2025 del Giubileo delle Terre Cataldiane – Vade Tarentum, ospitato nel capoluogo pugliese lo scorso 30 aprile. L'evento, una potente dimostrazione di unità spirituale e culturale, ha riunito numerose delegazioni provenienti da tutta Italia, tutte legate dalla loro profonda devozione a San Cataldo, il santo patrono di Taranto e compatrono della Diocesi di Rossano-Cariati.
La delegazione istituzionale di Cariati, guidata dalla Presidente del Consiglio Comunale, Alda Montesanto, si è distinta per il suo forte senso di rappresentanza e per il modo dignitoso in cui ha incarnato lo spirito dell'iniziativa. La delegazione è stata accolta calorosamente e con rispetto, chiara indicazione del ruolo attivo che la comunità cariatese riveste all'interno della rete delle Terre Cataldiane.
A rafforzare la presenza istituzionale c'era il Corpo della Polizia Municipale, rappresentato dal Comandante facente funzioni Patrizia Marino, accompagnata dagli agenti Silvia Vincenzo e Francesco Gentile. Questa partecipazione ha sottolineato l'impegno dell'amministrazione comunale a valorizzare ogni opportunità di comunione interterritoriale con dedizione e sobrietà.
Ad aggiungere una dimensione spirituale al coinvolgimento di Cariati c'era un gruppo di fedeli e devoti, guidati da Don Gaetano Federico, che ha partecipato attivamente alla celebrazione eucaristica.
Un momento particolarmente toccante della giornata è stata la funzione liturgica tenutasi presso la Basilica Cattedrale di Taranto. La solenne celebrazione, alla quale ha partecipato l'Arcivescovo di Taranto, Monsignor Ciro Miniero, è stata sorprendentemente e commoventemente presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Alphonsus Cullinan, Vescovo della Diocesi di Waterford e Lismore – la terra natale di San Cataldo.
L'intero evento si è svolto nel rispetto per la recente scomparsa di Papa Francesco, favorendo un'atmosfera di profonda riflessione.
Nel corso della giornata si sono susseguiti vari momenti significativi, tra cui l'imbarco delle delegazioni sul motonave Clodia per un giro nelle acque simboliche di San Cataldo, lo sbarco al Castello Aragonese, un incontro al Palazzo di Città con le autorità religiose, civili e militari e, infine, una processione con le reliquie del Santo fino alla Basilica Cattedrale.
La partecipazione del Comune di Cariati ha assunto un profondo valore simbolico e rappresentativo. La comunità cariatese ha dimostrato compostezza e un profondo senso di responsabilità istituzionale nell'interpretare il vero significato della giornata, rafforzando i legami tra i territori uniti dal culto di San Cataldo e testimoniando il costante impegno dell'amministrazione nella promozione della cultura religiosa e nella valorizzazione delle proprie radici storiche.
L'evento resterà sicuramente impresso nella memoria di tutti i partecipanti, segnato dall'intensità delle emozioni condivise e dal significato spirituale di un'esperienza vissuta all'insegna della comunione, della devozione e dell'identità.