2 ore fa:Violenze a Schiavonea, Straface: «La Regione è a lavoro per affrontare fragilità e rafforzare l'integrazione»
3 ore fa:San Demetrio, Madeo insignito del titolo di “Grande Ufficiale” dell’Ordine di Skanderbeg
3 ore fa:Lungro fa il tifo per Antonio Senise: il giovane concittadino debutta a MasterChef
49 minuti fa:Turismo, più di 100 attori del territorio a Campotenese per un esercizio di co-progettazione
1 ora fa:Crosia, lettera anonima contro la sindaca Aiello. La prima cittadina: «Inventati fatti personali per ferire»
4 ore fa:Acqua e viabilità, il sindaco di Caloveto alla Regione per due firme che cambiano il territorio
4 ore fa:Rifiuti, Scutellà (M5s) evidenzia le criticità di Arrical: «Costi alti e disuguaglianze territoriali»
19 minuti fa:Domani la Pallavolo Rossano gioca in casa contro la Craticam Volley Academy
2 ore fa:Transizione digitale, Co-Ro aderisce all'Ansc: digitalizzati gli atti dello Stato civile
1 ora fa:Tavernise rompe un altro argine: nella maggioranza Stasi si apre una nuova crepa

Tra Rossano e Corigliano, la strada dimenticata della terza città della Calabria

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Non solo Statale 106, a Corigliano-Rossano c'è anche l'altra centosei, la SP253 che ricongiunge le aree urbane della grande città jonica, che desta in condizioni drammatiche: una bolgia dantesca. La provinciale (che poi solo provinciale non è) è ormai il simbolo, l'emblema della trascuratezza e del pericolo imminente. Dovrebbe fungere da seconda "via di fuga" dopo la jonica, un'arteria fondamentale per la mobilità urbana e interurbana, ma la sua attuale condizione è tutt'altro che adeguata.

Inadeguata, non solo perché la due-cinque-tre fu concepita su un tracciato angusto, largo poco più di cinque metri, senza corsie d'emergenza, ma anche soprattutto perché il suo percorso, dalla sua realizzazione non è mai stato adeguato all'evolversi dei tempi e delle esigenze della mobilità. Le sue curve cieche e gli infiniti svincoli a raso ne fanno un percorso a dir poco insidioso.

Questa condizione, già di per sé precaria, si aggrava ancor di più a causa del manto stradale ormai usurato dagli anni e dei rattoppi che non riescono a mascherare le cicatrici del tempo e delle intemperie. Gli ultimi eventi atmosferici, con piogge consistenti, insieme alle escursioni termiche hanno sferrato il colpo di grazia. Nella zona di contrada Piragineti, la situazione raggiunge il suo apice: l'asfalto è un lontano ricordo e l'illuminazione pubblica è inesistente.

Sembra quasi che si attenda una tragedia per smuovere l'inerzia di chi dovrebbe intervenire (non si capisce se la competenza sia prettamente provinciale o parzialmente comunale) e non lo fa. E questo indigna. Perché nel contesto di un dibattito politico monopolizzato dalle emergenze, da destra a sinistra, dentro e fuori dal comune, si fa fatica a comprendere come possa sfuggire all'attenzione generale una simile realtà. Una realtà che grida vendetta, palesando la necessità di interventi urgenti e risolutivi.

Il silenzio attorno a questa situazione è assordante, mentre i cittadini percorrono quotidianamente un tragitto che si trasforma in un'incognita; lungo una strada che - è doveroso ricordarlo - è uno dei punti accesso principali del territorio all'unico punto nascita che gravita nel raggio di 50 km. Ogni curva cieca, ogni assenza di asfalto potrebbe celare un destino fatale. Quanto tempo passerà prima che le promesse di intervento si trasformino in opere concrete? In una comunità in cerca di sicurezza e modernità, questa risposta - insieme a tantissime altre - non può più attendere.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.