Nasce il Mega-Distretto dello Jonio: ecco il colosso sanitario che "brucia" Cosenza
Pronto il Nuovo atto aziendale dell'Asp che sarà operativo dopo il passaggio nella Conferenza dei Sindaci. La governance sanitaria territoriale ridisegna e riunifica il grande territorio della Sibaritide con sede a Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - L'Azienda sanitaria provinciale è pronta a varare la nuova riorganizzazione manageriale. La direzione generale dell’Asp ha varato il nuovo Atto aziendale che, una volta ratificato dalla Conferenza dei Sindaci, diventerà operativo. Nella contingenza dei tempi, le nuove direttive nazionali ed europee, e nella particolare fase storica post-pandemica, si può dire che siamo di fronte ad un vero e proprio atto rivoluzionario, che si presta a tutti i rischi del caso. Soprattutto per la capacità di osare una serie di provvedimenti organizzativi che sicuramente necessiteranno di tempo per essere assorbiti.
All'interno dell’Atto aziendale è un lungo viaggio tra numeri, strade e servizi reali e altri che restano sulla carta, ma comunque un viaggio di prospettiva.
Un cambiamento epocale rispetto al passato è la nascita di un distretto sanitario unico per lo Jonio, destinato a diventare il più grande dell'intera provincia, superando quello del capoluogo. Un atto di coraggio, che mette sotto un’unica egida governativa l’intero territorio che va da Cariati a Rocca Imperiale passando per Corigliano-Rossano. Un grande distretto che ripercorre le trame dell’ex Azienda sanitaria locale N.3 che avrà sede proprio nella terza città della Calabria nello storico palazzo di vetro.
«Il Distretto – si legge nel documento - è l’ambito per garantire una risposta integrata sotto il profilo delle risorse, degli strumenti e delle competenze professionali, in quanto prossimo alla comunità locale». La parola integrato assume un significato del tutto nuovo con la creazione del Distretto Jonico.
Con una popolazione di 162.904 abitanti, questo nuovo distretto supera i confini tradizionali, incorporando un'area vasta e complessa. Per confronto, il Distretto di Cosenza/Savuto, che include il capoluogo, conta 151.918 abitanti. Questa scelta strategica concentra una grande massa critica di popolazione sotto una singola gestione, il che solleva interrogativi ma rappresenta anche un punto di partenza per la ridefinizione del servizio sanitario nella Sibaritide.
Il nuovo atto aziendale nasce anche con l’apertura del nuovo ospedale della Sibaritide, destinato a diventare il punto centrale dei servizi sanitari per il nord-est, dalla medicina territoriale a tutte le diverse specialistiche attivate nell’unico presidio ospedaliero di contrada Insiti, necessitando così di una direzione unica e coordinata. Inoltre, la riapertura di nuovi ospedali strategici, come il “Chidichimo” di Trebisacce e il “Cosentino” di Cariati, è prevista nell’Atto Aziendale.
Il documento sottolinea la necessità di un radicale cambiamento del sistema sanitario: i cambiamenti epidemiologici e dei bisogni della popolazione richiedono una innovazione organizzativa e gestionale. La creazione del mega-distretto Jonico si presenta come risposta a queste esigenze e il suo impatto pratico potrebbe rivelarsi una rivoluzione copernicana in un territorio dove la comunicazione tra le varie aree è stata storicamente inefficace.
L’Atto Aziendale prevede che il Distretto sia il polo d’integrazione sanitaria e socio-sanitaria, il punto di riferimento unico per il cittadino per l'accesso ai servizi sanitari e sociosanitari dell'azienda.
La riorganizzazione comporta una riduzione del numero dei distretti da sei a cinque, in linea con le direttive nazionali. Il nuovo piano mira a «valorizzare e integrare le risorse delle comunità di riferimento», ma l'implementazione su scala così ampia rappresenta una sfida significativa.