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Siamo un territorio senza stimoli. Ecco i dati (preoccupanti) che arrivano dalle scuole

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CORIGLIANO-ROSSANO – Che l’Italia viaggi a due velocità è cosa ormai nota, ma il fatto che il divario parta dai banchi di scuola non fa presagire nulla di buono. Secondo l’ultima indagine sui test Invalsi (2023-2024), il nostro paese continuerebbe ad essere diviso in due, con un nord che recupera terreno e un sud che arranca. Se da un lato il nord è riuscito a recuperare i livelli di rendimento pre-pandemici, al sud uno studente su due non raggiungerebbe il livello di competenze minime richieste.

Il primato, in negativo, riguarda l’area della provincia di Crotone con il 65% di studenti che hanno competenze inadeguate. La provincia di Sondrio, invece, risulta la più preparata, con solo il 26% di studenti con competenze inadeguate.

Alla luce di questi nuovi dati abbiamo deciso di interrogare il sito dell’Istat nella sezione “Istruzione e Formazione” per fornire altri dati e comprendere meglio il tenore del divario.

Se partiamo dalla voce “Partecipazione al sistema scolastico dei bambini di 4-5 anni” la regione con maggiore partecipazione risulta la Campania con il 98,3% mentre ultima è il Lazio con l’88,9%. La Calabria si attesta sul 96% (Cosenza 97,9%; Crotone 96,3%; Catanzaro 93,6%; Vibo Valentia 103%; Reggio Calabria 96%) (vedi fig.1 a sx).

Alla sezione “Bambini che hanno usufruito dei servizi comunali per l’infanzia” troviamo come ultima regione la Calabria con solo il 4,6% di bambini che ne hanno usufruito (Cosenza 4,6%; Crotone 9,6%; Catanzaro 3,3%; Vibo Valentia 4%; Reggio Calabria 3,9%). Primo, il Friuli Venezia Giulia con il 33,8% (vedi fig.1 a dx).

Figura 1 - Fonte dati ISTAT

Tra le voci più preoccupanti c’è sicuramente “Competenza numerica non adeguata (3 media)” che vede la Calabria ultima, con il 62,2% di ragazzi che non possiedono i livelli minimi di competenza numerica (Cosenza 60,1%; Crotone 69,5%; Catanzaro 58%; Vibo Valentia 64,1%; Reggio Calabria 64,1%). Prima per competenze, invece, è la Valle D’Aosta con solo il 30% di studenti che non possiedono una competenza numerica adeguata (fig 2 sx).

A seguire “Competenza alfabetica non adeguata (3 media)” che vede ultima la Sicilia con il 51,3% di studenti insufficienti e prima la Valle d’Aosta con solo il 27,5%. La Calabria resta alta con il 51% (Cosenza 51%; Crotone 49,7%; Catanzaro 47,8%; Vibo Valentia 50,8%; Reggio Calabria 52,1%) (vedi fig.2 dx).

Figura 2 - Fonte dati ISTAT

Facendo un salto temporale in avanti e consultando la voce “Persone con almeno il diploma” vediamo che la regione con più diplomati risulta essere il Lazio con il 72,1% di diplomati, ultima la Sicilia con il 52,4%. La Calabria si attesta sul 56,6% (Cosenza 58,9%; Crotone 45,7%; Catanzaro 57,2%; Vibo Valentia 56,7%; Reggio Calabria 56,6%) (vedi fig.3 sx).

Se si parla, invece, del “Passaggio all’università dei neodiplomati nell’anno di conseguimento del titolo” la regione con più passaggi diretti all’università risulta l’Abruzzo con il 60,9% dei neodiplomati che iniziano a frequentare sin da subito un corso di laurea. Ultima la Campania con il 39,2% di studenti. La Calabria si ferma al 52,3 % (Cosenza 53,5%; Crotone 52,7%; Catanzaro 54,7%; Vibo Valentia 51%; Reggio Calabria 49,7%) (vedi fig.3 dx).

Figura 3 - Fonte dati ISTAT

A conseguire la “laurea e altri titoli terziari per la fascia 25-39 anni” sono nel Lazio il 35,6% dei ragazzi rientranti nel range indicato (prima regione in classifica). In Sicilia, fanalino di coda, solo il 19,4%. In Calabria il 24,3% con Cosenza 25%, Crotone 16,4%; Catanzaro 22,6%; Vibo Valentia 27,5%; Reggio Calabria 25,5% (vedi fig.4 dx).

Per la voce “Partecipazione alla formazione continua” (che include persone di 25-64 anni che hanno partecipato ad attività di istruzione e formazione nelle 4 settimane precedenti l'intervista sul totale delle persone di 25-64 anni), la prima regione risulta essere la Sardegna con il 12,2% di persone formate, ultima la Sicilia con il 6,3%. La Calabria raggiunge l’8,5% (Cosenza 7,4%; Crotone 5,1%; Catanzaro 6,4%; Vibo Valentia 19,8%; Reggio Calabria 9,2%) (vedi fig.4 sx).

Figura 4 - Fonte dati ISTAT

Nella sezione dedicata ai Neet (giovani che non studiano e non lavorano) l’Emilia Romagna risulta la regione più virtuosa con solo il 12,2% di giovani inoccupati. Ultima la Sicilia con il 32,4% di ragazzi che non studiano, né lavorano. Il dato della Calabria si attesta attorno al 28,2% (Cosenza 29,3%; Crotone 31,4%; Catanzaro 29,9%; Vibo Valentia 16,6%; Reggio Calabria 28,3%) (vedi fig.5).

Figura 5 - Fonte dati ISTAT

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.