Radon a Longobucco, l'opposizione incalza: «L'ennesima buffonata»
Secondo il gruppo consiliare "Per la rinascita di Longobucco" l'amministrazione non starebbe seguendo le indicazioni di Arpacal e non starebbe attuando azioni di rimedio finalizzate al contenimento del rischio
LONGOBUCCO – Continua a tenere banco la questione relativa alla presenza di Radon nel perimetro comunale di Longobucco. Giovedì scorso presso la sala consiliare del Comune di Longobucco il Sindaco e l’Amministrazione comunale hanno convocato un incontro pubblico per comunicare alla popolazione «che non esiste un allarme e che la situazione ambientale non è solo sotto controllo ma è anche meno grave di quanto apparsa in precedenza».
A sollevare qualche perplessità rispetto al modus operandi adottato dall’amministrazione nell’affrontare il problema è il gruppo consiliare “Per la Rinascita di Longobucco” che in una nota dichiara: «All’incontro erano previste le presenze di Arpacal e dell’Ordine dei Biologi, ma alla fine gli unici partecipanti sono stati il sindaco e il direttore tecnico di una società privata a cui il Comune ha affidato un incarico di consulenza per la ricerca di soluzioni finalizzate alla mitigazione della concentrazione di gas radon con un impegno di spesa di circa 6.000 Euro».
«Nel suo intervento introduttivo il sindaco – spiegano - non ha detto niente riguardo alla presenza del gas radon ed alle strategie messe in atto dall’Amministrazione, ma ha solo parlato di eccessivi allarmismi finalizzati a gettare fango sull’amministrazione, mentre il tecnico della società di consulenza ha risposto alle tante domande provenienti dal pubblico presente in sala. Il sindaco, inoltre, ha tentato come suo solito di intestarsi meriti e ruoli facendo credere che la campagna di monitoraggio fosse una sua “nobile” idea, mentre tutti sappiamo che se oggi c’è attenzione su questo tema lo dobbiamo principalmente alle lettere accorate che la dottoressa Aurelia Straface ha indirizzato al Sindaco per occuparsi del problema inquinamento e radioattività delle acque e dell’aria nel territorio del Comune di Longobucco».
«In conclusione, possiamo affermare che l’amministrazione continua a non tutelare gli interessi e la salute dei propri cittadini, a non seguire le indicazioni provenienti da Arpacal, a non porre in essere le azioni di rimedio finalizzate al contenimento del rischio. Come ormai da consuetudine, l’obiettivo del sindaco Pirillo non è quello di affrontare e risolvere le problematiche con piglio e decisione, ma “difendere” la sua “carica” dalle quotidiane legittime domande che provengono ormai non solo dall’opposizione consiliare e politica, ma dalla stragrande maggioranza della comunità longobucchese».