Nuova Statale 106, la Cgil va all'assalto della Lega e di Salvini: «Terzo Megalotto realtà grazie al sindacato»
Il segretario della Fillea Calabria, Simone Celebre, fa le pulci agli esponenti calabresi del Carroccio che nelle settimane scorse avevano esaltato il lavoro del Ministro delle Infrastrutture nella realizzazione della nuova strada
CASSANO JONIO – La Cgil alza inasprisce i toni della polemica sui lavori di ammodernamento che stanno interessando il Terzo Megalotto della Statale 106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico. Troppe primogeniture su un cantiere che oggi è in piena opera ma che fino ad appena 4 anni fa, dopo che ne sono trascorsi dieci nel limbo e nell’incertezza della burocrazia, era un incognita gigantesca. Anzi, era un’opera di cui nessuno, all’interno dell’arco politico e istituzionale, da destra a sinistra, voleva parlare perché creava estremo imbarazzo.
Oggi, che quei 38 km di strada a quattro corsie essenziali per lo sviluppo del Meridione stanno prendendo finalmente forma (l’ultimo aggiornamento sull’avanzamento dei lavori lo puoi leggere qui), l’euforia, l’entusiasmo, la consapevolezza di vedere finalmente un’infrastruttura conclusa, ha preso il sopravvento. Ormai tutti parlano di Statale 106, di terzo megalotto e di quello che sarà anche il futuro di questa strada da Sibari verso sud, ognuno avocando a sé primogeniture.
Ed è proprio sui presunti meriti che stamani il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, è ritornato montando la polemica contro la Lega che proprio nei giorni scorsi, proprio a seguito del nostro ultimo report fatto sui cantieri della Sibari-Roseto, era uscita con toni trionfalistici esaltando il lavoro del Ministro alle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, nella realizzazione della nuova strada.
Frena Celebre, ribadendo che «questo importante traguardo non può essere attribuito, come sostenuto da alcuni esponenti politici calabresi, al "costante impegno del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini"». «Desideriamo ricordare a tutta la politica calabrese e non solo – sottolinea - che la progettazione, il finanziamento e l'esecuzione dei lavori per il 3° Megalotto sono il risultato di anni di lotte, mobilitazioni e scioperi condotti dalle popolazioni locali, dalle associazioni e dalle forze sociali, in primis dal sindacato calabrese e dai Sindaci dell'epoca, che hanno messo a repentaglio la propria sicurezza per rivendicare diritti e infrastrutture adeguate». Insomma, per Salvini e i leghisti nostrani, solo medaglie di cartone.
Ancora, il sindacalista della Cgil ricorda quando furono proprio «certi politic», durante la fase di progettazione e finanziamento, ad ostacolare in ogni modo il piano di messa in sicurezza della strada statale 106. «I risultati ottenuti finora – aggiunge - non si discostano dal cronoprogramma inizialmente stabilito e sono attribuibili esclusivamente all'impegno e alla professionalità dei lavoratori in gran parte calabresi: in particolare minatori e carpentieri, coinvolti in questa grande opera».
Ma le “pulci” a Salvini e alla Lega non finiscono qui. La Fillea Calabria, infatti, chiede conto del «lavorato instancabilmente» fatto dal Ministro alle Infrastrutture per potenziare la rete ferroviaria e stradale della regione, «portando benefici concreti – citano ancora dal sindacato - in termini di sicurezza e qualità dei trasporti». «Nell’ultimo anno – incalza il segretario regionale del ramo degli edili - non sono pervenute notizie di nuovi finanziamenti certi per la messa in sicurezza di molti tratti della Statale 106, molti dei quali rimangono in condizioni precarie. Invitiamo i leghisti e il ministro Salvini a percorrere a bordo di un'utilitaria la 106 da Sibari a Reggio Calabria, per rendersi conto personalmente della reale situazione». E poi, ancora, il sindacalista ricorda gli impegni disattesi sull’Autostrada del Mediterraneo («non abbiamo avuto notizie su nuovi cantieri per la messa in sicurezza di tratti critici») e, ancora, sulla pianificazione dell'Alta Velocità ferroviaria in Calabria e in special modo sulla tratta jonica («un tema che sembra essere desaparecido dall’agenda ministeriale»).
Infine, un appello ai rappresentanti calabresi della Lega affinché forniscano «risposte concrete e non solo a parole», sull'impegno e le azioni del Ministro Salvini relative al completamento delle dighe del Melito, dell’Esaro e del Menta. «Queste infrastrutture – conclude Simone Celebre - sono fondamentali per affrontare la grave crisi idrica che affligge la nostra regione e per garantire soluzioni cruciali ad un adeguato approvvigionamento idrico delle popolazioni calabresi».