Concluse le celebrazioni in onore di San Francesco a Crosia
Il sindaco Aiello: «Da un lato c'è un profondo significato religioso legato alla devozione e alla fede, dall'altro c'è un aspetto sociale che coinvolge l'intero comune cementificandolo»
CROSIA – Unione, spirito di appartenenza e fratellanza per la festa di San Francesco a Mirto Crosia. Il patrono della comunità di Crosia ha saputo "riunire tra le sue braccia" tutti i cittadini in occasione di un weekend costellato da momenti di preghiera, di riflessione, ma anche di appuntamenti legati al divertimento.
Il parroco don Claudio Cipolla: «È andato tutto alla perfezione. Le celebrazioni per il Santo patrono hanno ravvivato il sentimento di fraternità all'interno della comunità parrocchiale soprattutto nella fase di preparazione della festa stessa. Il 3 ottobre, per i Primi vespri, abbiamo avuto il Vescovo che alle 18 ha celebrato messa e alle 21 il transito. Alla processione di domenica mattina, alla quale ha partecipato anche il sindaco, c'era davvero tanta gente e alle 20, con uno sguardo a quello che sta succedendo nel mondo, abbiamo pregato per la Pace».
E i momenti religiosi si sono intervallati con quelli di intrattenimento. Sabato sera si sono esibiti "I ditelo voi", il trio comico che ha fatto sorridere grandi e piccini mentre, domenica sera, Teatro San Francesco si è trasformato in una discoteca a cielo aperto che ha fatto ballare tutti con i brani anni Novanta.
«Una due giorni che ha visto la nostra comunità unirsi ancora di più grazie a momenti di condivisione e, come ha sottolineato don Claudio, alle fasi di preparazione stessa della festa – ha commentato il sindaco Maria Teresa Aiello -. In queste manifestazioni - sottolinea - da un lato c'è un profondo significato religioso legato alla devozione e alla fede, dall'altro c'è un aspetto sociale che coinvolge l'intero comune cementificando ancora di più rapporti e relazioni". C'è stato anche l'omaggio della parrocchia al sindaco che, durante la celebrazione, ha ringraziato così: "la chiesa è anche fuori, fraternità, rispetto dell'altro e condivisione devono diventare parole d'ordine del nostro vivere insieme».
Una festa riuscitissima che ha visto un'intensa partecipazione sia ai riti religiosi che ai momenti di divertimento richiamando, in special modo per la serata "Nave Novanta", cittadini anche dei comuni limitrofi.