Protesta lampo davanti ai cancelli di Enel: si incatenano gli operai delle pulizie
Contratto di lavoro in bilico e tensione sociale in una terra con sempre meno lavoro. La mediazione temporanea di Cgil e Uil, però, non ferma l'incertezza: tutto rinviato a settembre
CORIGLIANO-ROSSANO - Stamattina, di fronte ai cancelli dell'ex sito di produzione Enel di contrada Cutura ormai in dismissione, si è svolta una protesta da parte del gruppo di lavoratori addetti alla manutenzione esterna dell'impianto. Questi lavoratori, impegnati nelle mansioni di pulizia civile, si sono incatenati all'alba in risposta al mancato rinnovo del contratto di lavoro, una situazione che ha destato preoccupazione anche tra i sindacati.
Sul posto sono intervenuti i rappresentanti sindacali di Fillea Cgil, Andrea Ferrone, e Uil Tec, Marco Pacenza, i quali hanno gestito il dialogo con i dirigenti dell'impianto. Secondo Ferrone e Pacenza, «Si è trovato subito un contatto con l'azienda, varando una soluzione di mezzo», che al momento prevede il congelamento delle posizioni lavorative fino a settembre.
La tensione è stata momentaneamente allentata con il ritorno al lavoro dei dipendenti già da questa mattina, evitando così la sostituzione della manodopera dall'esterno da parte di Enel. Questo compromesso tempestivo ha permesso la convocazione di un tavolo di mediazione previsto per settembre, quando certamente la vertenza tornerà sotto i riflettori.
Il problema, tuttavia, non è risolto completamente; ciò che è stato raggiunto è solo un rinvio, lasciando pendente l'incertezza sul futuro dei lavoratori, in un territorio che - è doveroso ribadirlo sempre - è sempre più immerso in una crisi occupazionale senza precedenti.