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Nefrologia non chiude, Graziano a Stasi: «Diffondere fake news è grave e preoccupante»

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CORIGLIANO-ROSSANO – Nei giorni scorsi ha fatto discutere la notizia della paventata chiusura del reparto di Nefrologia dell’ospedale Giannettasio nell’area urbana di Rossano. A commentare negativamente le scelte perpetrate dall’Asp di Cosenza, intervenendo duramente sul caso, è stato il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che in una nota ha definito «inadeguato» il binomio dirigenziale Occhiuto-Graziano (leggi qui la nota). Un allarme, quello dei reparti di Nefrologia e dell’assistenza ai dializzati, lanciato anche da Pasquale Scarmozzino di Aned che ha definito il sistema nefro-dialitico calabrese «sull’orlo del precipizio». Secondo Scarmozzino, infatti, «la quinta più importante disciplina allertata dai Sistemi sanitari nazionali e mondiali, in Calabria è ignorata dal presidente Roberto Occhiuto». Poi offre alcuni dati: «Nel 2010 la prevalenza dei pazienti in dialisi per milione di popolazione (pmp) era di 684 dializzati, oggi e di 803 (+17%). Mentre per i trapianti di rene la media italiana e arrivata a 38 pmp, in Calabria nonostante avessimo due sedi trapianto, la media e stata di soli 17 pmp trapianti. Cioe il 50% inferiore alla media nazionale».

La risposta del Direttore Generale, Antonello Graziano, sulla questione non si è fatta attendere: «Senza aver appreso alcuna posizione ufficiale da parte dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, il Sindaco si avventura a lanciare strali contro l’attuale governance aziendale, in maniera ingiustificata e, venendo meno al rispetto dei ruoli Istituzionali, attacca in maniera gratuita anche lo stesso Presidente Occhiuto».

«Non voglio assolutamente commentare, per il Ruolo Istituzionale che ricopro, - ha proseguito - alcune riflessioni dello stesso, su questioni che nulla hanno a che vedere con la problematiche sanitarie, essendo “esternazioni” frutto di visioni assolutamente personali che, invero, a campagna elettorale ormai conclusa, nuocciono a chi, per il ruolo Istituzionale che ricopre, dovrebbe dimostrare maggiore senso di responsabilità ed astenersi dal fare gratuite, strumentali, ingiuste ed offensive affermazioni».

Sui problemi sollevati in questi giorni precisa: «Parto proprio da un “non problema”: quello della chiusura del reparto di Nefrologia del Presidio Ospedaliero di Rossano. Da segnalare che, sullo stesso tema, fui costretto, mesi addietro, a causa delle solite fake news, a dover fare medesima smentita! Se a chiacchierare e a diffondere pseudo notizie sono cittadini disinformati, ex amministratori e gente che è alla ricerca di nuove “vetrine” o persone guidate da altre strumentali motivazioni, mi dispiace, ovviamente, ma tutto ciò non mi colpisce più di tanto, se invece a diffondere queste “fake news” è proprio il Sindaco, la cosa è abbastanza grave e preoccupante ed impone qualche riflessione».

Poi aggiunge: «Il primo cittadino è a conoscenza (avveniva prima di questa campagna elettorale), della condivisione costante, avvenuta con lui nel corso degli incontri e dei contatti telefonici, su diverse tematiche, come sa anche benissimo che costante e costruttivo è stato il confronto, pur alcune volte con posizioni differenziate (vedi chiusura reparto covid) e, proprio per tutto ciò, sarebbe stato opportunamente e preventivamente informato da parte della Direzione strategica dell’ASP nell’ipotesi di chiusura del Reparto».

«Al Sindaco comunico inoltre – va avanti - che non sono solito fare le smentite sul nulla! Se ogni giorno, dovessi smentire tutte le fake news che leggo, sulla sanità, non avrei tempo per risolvere i problemi delle nostre Comunità! La informo quindi ufficialmente che, pur con notevoli difficoltà derivanti dalla carenza di medici nefrologi, il reparto non chiude! Lei deve sapere che Io amo aprire i reparti e non sono per nulla interessato a chiuderli! Questa cosa, mi sembra di averla già ribadita proprio nell’ennesima smentita che sono stato costretto a fare, tempo addietro, su stessa tematica e su questa stessa testata giornalistica! Dico serenamente, poi, che se un determinato Reparto diventa non più funzionale ai progetti dell’Azienda e determina spreco di risorse pubbliche, com’ è avvenuto con la chiusura del Reparto Covid, allora le cose cambiano radicalmente, e vengo al secondo punto che ha visto registrare i suoi strali: la struttura, giustamente chiusa (così come avvenuto in tutta  Italia, nel momento in cui non si registrava alcun ricovero) era un Reparto Covid e giammai un Reparto di Pneumologia (come lei si ostina a definire!) che non poteva esserci, atteso che in quella struttura, il Reparto di Pneumologia, non è stato mai presente nel DCA Regione Calabria n. 64 del 5 Luglio 2016 e, non essendoci nella rete Ospedaliera, non potevamo aprirlo (se qualcuno lo avesse fatto , si sarebbe assunto una grande responsabilità, nel compiere un atto illegale) perché avremmo violato i contenuti del Documento di Programmazione della rete Ospedaliera vigente. Quello che lei impropriamente definisce “reparto sub intensivo di pneumologia” è solo una sua invenzione “lessicale” (alla stessa stregua di quello che lei definisce, ancora impropriamente, reparto “sub intensivo” di nefrologia) che non ha alcun riscontro nei documenti ufficiali!».

E ancora: «Non si avventuri in materie e problematiche che (da come scrive) dimostra di non conoscere affatto! Non potevamo tenere aperto un Reparto Covid con zero ammalati (per fortuna, aggiungo), con un notevole spreco di risorse umane, soprattutto: medici, infermieri, oss, in un momento particolare di grave carenza di siffatte figure professionali. Mantenere in vita quel Reparto sarebbe stato un atto scellerato, che avrebbe contrastato palesemente contro ogni principio di corretta, sana e saggia gestione delle risorse pubbliche».

«Abbiamo invece realizzato – specifica Graziano - un Ambulatorio di secondo livello di Pneumologia su cui il Sindaco, molto attento e informato su tutto, chiacchiericci in primis, tuttavia nulla ha da dire. Lo farò io, allora: inizio attività il 2 Maggio 2024, in circa due mezzi e mezzo sono state prodotte ben 913 prestazioni. In ambulatorio si effettuano: -Prima Visita pneumologica; -Visita pneumologica di controllo; -test del cammino; -Spirometria semplice/forzata; -Spirometria globale; -Spirometria con tecnica pletismografica; -Spirometria con Diffusione (DLCO); -Spirometria con broncodilatazione; -Polisonnografia: titolazione; -Polisonnigrafia: monitoraggio post titolazione; -Prescrizione ventilatori domiciliari (cpap, autocpap, bi-level ecc ecc); -Prescrizione ossigeno terapia (prime terapie e rinnovi) liquida e gassosa; -Ega capillare; -Ega arterioso; - Monitoraggio parametri vitale; -Prescrizioni mediche varie; - Consultazione teleradiologia; -Test di print e rast; -Piani terapeutici di inalatori; -Inalatori con nota 99; - Consulenze pneumologiche per le U.O. Questo Servizio di cui stranamente il primo cittadino, da come scrive, nulla conosce è fin troppo evidente che è molto più importante di quello che il sindaco, impropriamente definiva una “pneumologia sub intensiva” che, con zero pazienti, non produceva nulla e sperperava risorse pubbliche».

«Sull’operato di questa ottima governance regionale ed aziendale che Stasi strumentalmente ed ingiustificatamente, mistificando la realtà, attacca e denigra, - aggiunge - evidenzio che sono i fatti a smentirlo seccamente: bilanci in ordine, come mai avvenuto negli ultimi 12 anni! Il Nuovo Sistema di Emergenza Urgenza, avviato proprio dall’Asp di Cosenza; assunzioni di medici, infermieri ed operatori sanitari in un numero più di mille e centinaia di stabilizzazioni di personale precario, operazioni mai avvenute prima; concorsi apicali fermi da anni (cardiologia, pronto soccorso, chirurgia e direzione di Presidio, proprio per lo Spoke di Corigliano - Rossano), sbloccati e conclusi, con nomina dei relativi Direttori che, tranne chirurgia, sono già operativi; realizzazione da parte dell’ASP di 4 nuovi Centri a gestione pubblica (di cui uno a Corigliano - Rossano) per il trattamento dei bimbi affetti da autismo, dotati di tutte le figure professionali e che utilizzano il metodo ABA che si è dimostrato l’approccio più efficace all’autismo; i nuovi e più funzionali reparti di Cardiologia ed Ortopedia, nuova e moderna sede del 118 allo Scalo, già pronta il cui trasloco è imminente, ambulatorio di secondo di livello di Pneumologia, lavoro di ristrutturazione del Pronto Soccorso di Rossano, avvio lavori per la nuova sala di emodinamica che porterà da qui a fine anno all’avvio di un Servizio , fortemente voluto dal Presidente Occhiuto , giusto che i cittadini sappiano, agognato dalla “ notte dei tempi “ in questo territorio. Che dire poi dell’acquisto di due immobili (ed altri ne seguiranno) di cui uno lo avevamo in fitto da circa 30 anni, sede del Distretto sanitario Ionio Sud, con il risparmio dei relativi costi di affitto. Proprio in quell’edificio, inoltre, è stata rifatta, quasi per intero, la Sala Convegni che, oggi, è fra le più belle in circolazione! Ci sarebbero tantissime altre cose da aggiungere su attività, investimenti e tecnologie (acquisto di attrezzature diagnostiche altamente evolute) realizzate da questa Governance, sul territorio dell’ASP e che Stasi ingiustamente denigra, dei quali potrei fornire tutti i dettagli. Una solo cosa voglio citare: la nuova sala operativa del 118 a Cosenza, la più bella, funzionale e tecnologicamente avanzata d’Italia».

Poi conclude: «Tanto ancora c’è da fare (come, tantissime sono le criticità riferibili all’azione amministrativa del Sindaco, riscontrabili nel Comune di Corigliano Rossano, che conosco benissimo, in quanto cittadino del medesimo Comune, criticità di cui però non ho volutamente parlato, proprio per evitare di fare ciò che ha fatto, fra l’altro esaltandosi, ingiustamente e strumentalmente, proprio questo Sindaco). Credo che, ovviamente, molto si possa e si debba fare in sinergia con i sindaci illuminati con cui già interagisco quotidianamente che stimo e ringrazio per la loro preziosa collaborazione. Sindaci che hanno interesse a costruire, più che a denigrare e che hanno veramente a cuore i bisogni sanitari delle comunità. Assolutamente problematico è, invece, avere la collaborazione di chi mistifica la realtà per ragioni che non hanno nulla a che vedere con l’interesse a tutelare la collettività, strumentalizzando, a fini politici, ogni azione messa in campo».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.