Crosia, improvvisa revoca della gestione del PalaSport: si va per la carta bollata
I gestori esclusi, la società CreDeVi, denuncia l'atto d'impeto degli Uffici Comunali che senza un apparente motivo avrebbero revocato l'affidamento della struttura giunto al termine di un bando pubblico

CROSIA - «La società CreDeVI, vincitrice del bando pubblico per la gestione della palestra polifunzionale di via Sandro Pertini, esprime sdegno e profonda preoccupazione per la decisione dell'Ente Comunale di revocare l'affidamento regolarmente assegnato». È quanto si legge in una nota diramata ieri sera dalla stessa società che sarebbe rimasta vittima di un abuso da paerte degli uffici comunali.
«Una decisione - sottolineano - che appare non sola ingiustificata ma anche sospetta». «Un bando - sottolineano - vinto senza ombre, un iter lineare bruscamente interrotto». Poi, ricordano che la società ha partecipato al bando pubblico «rispettando ogni requisito e vincendolo in modo assolutamente leggittimo».
Improvvisamente, però, tutto sarebbe stato misteriosamente bloccato con il subentro della nuova Amministrazione Comunale con una «una motivazione che definire pretestuosa è un eufemismo». Cioè, «la discrepanza sulla durata dell'affidamento, un mero errore materiale facilmente sanabile, viene strumentalmente utilizzato per bloccare tutto».
Da qui il dubbio di CreDeVi: «Dietro la revoca, il fantasma di interessi opachi? Ci chiediamo: a chi giova questa revoca? L'ombra della precedente gestione, con i suoi legami con l'attuale amministrazione e un ombra di debiti pregressi con il comune (Circa 37 Mila euro), si staglia inquietante su questa vicenda. Una gestione che, ad oggi, continua ad operare come se nulla fosse accaduto, in spregio a qualsiasi regola e procedura. Come è possibile? Chi lo permette?»
La Società CreDeVi quindi annuncia che farà piena luce sulla vicenda «ad ogni costo» e in ogni sede opportuna. «È una decisione questa - si legge ancora nella nota - che lede l'immagine e la professionalità della nostra Società. Non ci fermeremo: siamo pronti ad adire le vie legali, per fare valere i nostri diritti e ottenere giustizia. Invieremo tutta la documentazione alla Procura della Repubblica, affinché valuti eventuali irregolarità e comportamenti illeciti. Chiediamo a tutte le forze politiche e alla cittadinanza di vigilare su questa vicenda. Il futuro della palestra, la trasparenza delle istituzioni e il corretto utilizzo dei fondi pubblici sono valori non negoziabili. La società CreDeVI - concludono - non indietreggia di un passo. Faremo tutto ciò che in nostro potere per fare emergere la verità e ottenere Giustizia» .