Calabria del nord-est a rischio sismico 2: contro i terremoti prevenzione e prontezza
Il Piano varato dal Comune di Co-Ro rappresenta sicuramente un esempio significativo di come la conoscenza scientifica e la pianificazione possano essere utilizzate per ridurre il rischio di calamità e proteggere le comunità

CORIGLIANO-ROSSANO - La Calabria del nord-est è un’area nota per la sua storia sismica e per la presenza di faglie attive. Secondo recenti studi e classificazioni della Protezione Civile, questa zona è classificata come Zona 2, che indica una probabilità intermedia di forti terremoti. La regione è caratterizzata da un sistema di faglie attive che hanno causato eventi sismici significativi in passato, come il terribile terremoto del 1836, la cui magnitudo si stima fosse intorno ai 7 gradi sulla scala Richter.
La vulnerabilità sismica di una costruzione, che rappresenta la predisposizione a subire danni a seguito di un evento sismico, è un aspetto cruciale nella gestione del rischio sismico. Inoltre, la zona è soggetta a un fenomeno di convergenza tra la placca africana e quella europea, che si avvicinano ad una velocità di 7 millimetri ogni anno, aumentando il rischio sismico nell'area.
Il Comune di Corigliano-Rossano ha recentemente adottato un Piano di Protezione Civile per il Territorio Comunale, con l'obiettivo di organizzare e coordinare le operazioni di soccorso e garantire la sicurezza della popolazione in caso di emergenze sismiche. Questo piano include una dettagliata valutazione dei rischi e delle procedure operative di intervento, nonché un censimento delle persone appartenenti alle categorie "deboli" e "fragili", come anziani non autosufficienti e persone con disabilità, per ottimizzare le risorse e la capacità di intervento in caso di calamità.
Per quanto riguarda i dati statistici, è importante notare che la regione ha una storia di eventi sismici documentati e che le autorità locali e nazionali monitorano costantemente l'attività sismica. Le misure preventive, come le normative tecniche per le costruzioni antisismiche, sono fondamentali per mitigare i danni potenziali e proteggere la vita e i beni delle persone. La classificazione sismica del territorio nazionale, che definisce le zone a rischio e le relative normative edilizie, è un elemento chiave nella pianificazione urbana e nella gestione del rischio sismico.
Il Piano varato dal Comune di Corigliano-Rossano, a 187 anni di distanza da quel grande evento sismico, rappresenta sicuramente un esempio significativo di come la conoscenza scientifica e la pianificazione possano essere utilizzate per ridurre il rischio di calamità e proteggere le comunità. L'adozione di piani di protezione civile, la continua ricerca e monitoraggio, e l'implementazione di normative edilizie adeguate sono passi essenziali per garantire la resilienza di queste aree di fronte ai terremoti. (ml)