Nuova Statale 106, il Comune di Co-Ro chiede di valutare una galleria anche per Corigliano
Inoltrata un’osservazione alla procedura VIA nella quale si invita Anas a «mitigare l’impatto del viadotto urbano». Spunta pure il caso della strada di Insiti. Tra i possibili scenari, ora, anche l’azzeramento della fase procedurale
CORIGLIANO-ROSSANO – Un’obiezione che potrebbe cambiare tutto. Il Comune di Corigliano-Rossano, attraverso il dirigente del settore Lavori pubblici, Francesco Castiglione, ha inoltrato un’osservazione alla procedura VIA che si sta consumando in Regione sul progetto CZ388 per la realizzazione della nuova Statale 106 nel tratto Sibari-Corigliano-Rossano. La missiva partita da Palazzo Bianchi invita Anas ad «effettuare approfondimenti richiesti eventualmente integrando gli elaborati progettuali» per il superamento delle interferenze con i lavori di miglioramento della SP195 di Insiti e per la «mitigazione del Viadotto urbano Corigliano… sul territorio, anche mediante soluzioni alternative (galleria) o ulteriormente migliorative».
Insomma, il tracciato che era stato definito nei mesi scorsi, a seguito di una lunga e, sicuramente, non semplice interlocuzione tra Anas, Regione Calabria e Comune di Corigliano-Rossano, della quale si erano fatti garanti – anche in questo caso - i sindacati confederali, e che rappresentava il compromesso tra la sostenibilità e i diversi vincoli, maggiormente di natura idrogeologica, che sussistono sul territorio, potrebbe, così, essere rimesso in discussione.
Sarà tutto da rifare? Questa è una domanda alla quale dovranno dare risposta Anas, il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Calabria che valuteranno se l’obiezione posta in essere dal Comune di Corigliano-Rossano, oggi, è suffragabile con le alternative illustrate (il bypass in galleria anche a Corigliano), sempre nel vincolo – quello sì inamovibile - della sostenibilità.
Gli scenari, dunque, che potrebbero aprirsi sono tanti. Ma quelli che tengono banco sono sostanzialmente due: proseguire, appunto, sulla strada tracciata dal momento che Anas, Mit e Regione hanno acquisito tutti i pareri (anche quello del Comune di Corigliano-Rossano che nella “trattativa” aveva inserito anche le opere compensative) contemplati fino a questo punto dalla procedura commissariale; oppure – e questo è un rischio concreto – annullare tutto e ripartire da capo.
Partiamo da un assunto imprescindibile. Oggi per gli 8 lotti che riguardano l’ammodernamento della Statale 106 (i due della Sibari-Co-Ro e i sei della Crotone-Catanzaro) il Governo, attraverso un Decreto interministeriale firmato dai capi di dicastero delle Infrastrutture e delle Finanze, ha vincolato e accantonato 3,5 miliardi di euro (ne abbiamo parlato ampiamente e dettagliatamente qui) di cui 3 miliardi dal Bilancio dello Stato e 500 milioni dai residui del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020, dalla nuova programmazione FSC 2021/2027 e da un mutuo presso Cassa Depositi e Prestiti. Soldi che dovrebbero automaticamente materializzarsi, con apposita delibera CIPESS, non appena avviata la procedura della Gara d’Appalto integrata (Progetto esecutivo e lavori), subito dopo l’ultimazione dell’iter del Progetto di Fattibilità tecnico-economica e della Valutazione d’Impatto Ambientale (non essendoci più per il Nuovo Codice degli appalti il passaggio intermediario del Progetto Definitivo). Insomma, i soldi, per il momento, sono questi: circa 2,5 miliardi per la KR-CZ (oltre 50 km) e 1 miliardo per i 30 km della Sibari-Co-Ro. Ne serviranno almeno il triplo se si vorrà realizzare l’ammodernamento dell’intero tratto calabrese fino a Reggio Calabria.
Cosa potrebbe accadere? Se alla fine si deciderà di proseguire, ovviamente dopo aver chiarito le obiezioni poste dal Comune di Corigliano-Rossano (che sono anche di altri cittadini e imprese che in queste ore hanno presentato osservazioni sul medesimo tema), non succederà nulla e si andrà avanti secondo programma con l’indizione della Gara d’Appalto entro l’inizio dell’estate prossima. Diversamente, qualora le obiezioni poste dal Municipio della terza città della Calabria dovessero trovare un ragionevole impedimento, si ripartirà dal punto zero. Questa volta, però, con il vincolo della procedura ordinaria, in quanto verrebbero a decadere tutti i privilegi imposti dal Decreto Sblocca Cantieri con il quale nel 2020 si erano commissariate alcune opere strategiche dello Stato e tra queste anche la Statale 106, mentre le risorse per il tracciato (il miliardo di euro per il tratto appena a Sud di Sibari) potrebbe traghettare da qualche altra parte (nel lotto a sud di Rossano?). Dunque, si ripartirebbe dal Progetto di Fattibilità tecnico-economica, per poi proseguire con il Dibattito pubblico, la Verifica preventiva dell’interesse archeologico, il Controllo di Sicurezza stradale, Verifica di Assoggettabilità a VIA, Piano di Utilizzo delle Terre, Parere di compatibilità idraulica, Conferenza dei Servizi, Verifica e Validazione e, infine, l’Approvazione. Tempo stimato, sommando i tempi tecnici e canonici previsti dalla Legge che sono inderogabili, circa 4 anni. Questo, solo, per ritornare al punto in cui si è oggi.