Jack, il cane "fedele" che ascolta la messa e va alle processioni
Da anni non se ne perde una, neppure quella di Natale. Sguardo profondo, pelo nero corto e quel legame con la comunità dei fedeli e con la Cattedrale della SS. Achiropita che per lui ormai è la sua casa

CORIGLIANO-ROSSANO - Occhioni neri, andatura lenta e sicura e un appuntamento fisso in Cattedrale con la Santa Messa. Jack, un cagnone di taglia grande dal manto scuro, da quasi sei anni è parte integrante della comunità della Chiesa di Maria Santissima dell’Achitopita ed è l’eccezione che conferma la regola. Avete presente quel detto che, per indicare qualcuno che non gode di buona sorte, recita “sei fortunato come un cane in chiesa”?
I cani infatti un tempo non solo non potevano entrare, ma esisteva addirittura lo “scaccino”che serviva a farli uscire e tenerli lontani. Jack invece nella nostra Cattedrale non solo ci entra ma si acciambella e senza fare un fiato ascolta la messa. Anche quelle più sentite ed attese come quella di Natale. Non abbaia, sta in silenzio dall’inizio alla fine. «Se per qualche tempo non lo vediamo - confidano i parrocchiani - iniziamo a preoccuparci. Non manca mai un appuntamento, è sempre qui in chiesa».
Jack, nella casa della Santissima Achiropita, trova riparo dal caldo eccessivo così come dal freddo. In questa estate così torrida e asfissiante più volte ha cercato refrigerio sul pavimento della Cattedrale così come ha trovato sollievo dal freddo in quei giorni pungenti e gelidi dove era quasi impossibile resistere all’addiaccio.
Ma questo cagnone tanto grande ma dal cuore tenero colpisce per un particolare: lui, non solo ascolta la messa senza emettere un sibilo, ma sembra quasi capirla. Vederlo in chiesa ricorda infondo come siamo tutti interconnessi e il pensiero non può che volare a San Francesco e alla sua visione empatica e solidale verso tutto il Creato.
I fedeli si preoccupano e si occupano di Jack. Gli portano da mangiare, lo lavano, gli passano l’antiparassitario. Questo amico peloso nella Chiesa ha trovato riparo e conforto.
«La sera, quando andiamo via tutti e non resta nessuno - racconta il parroco, don Pietro Madeo - se non mi ascolta per farlo uscire devo usare dei wustel. Conosce tutti i cantori del coro dell'Achiropita e anche i fedeli che vengono in Chiesa».
Jack nella Cattedrale ha trovato la sua casa, in chi frequenta la Chiesa la sua famiglia e nella parola di Dio - forse, chissà - ha trovato conforto.
credit foto: Domenico Esposito