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Sibari-Co-Ro, il territorio non è ancora pronto a capitalizzare un investimento di circa 1 miliardo di euro

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CORIGLIANO-ROSSANO – Secondo le previsioni più ottimistiche nel primo semestre del 2025 dovrebbero partire i lavori della nuova statale 106 Sibari-Corigliano-Rossano. Una grande opera di cui in questi mesi abbiamo parlato in lungo e in largo, facendo anche da stimolo, da grillo parlante alle sfere istituzionali e alla società jonica sulla necessità non più prorogabile di avere una strada moderna, sicura ed Europea. Sembra ancora oggi, per molti, una chimera ma attraverso i poteri commissariali che sono attivi su questa opera per effetto del Decreto Sblocca Cantieri, le procedure dovrebbero essere quantomai semplificate. Per realizzare i circa 28 km di tracciato, tra l’intersezione con la SS534 (Sibari-Firmo) e la nuova SS106 Sibari-Taranto e fino al torrente Coserie, occorreranno poco più di 800milioni di euro (questa la stima del Piano di fattibilità tecnico-economica che sarà approvato nella prossima primavera) che saranno investiti interamente nei comuni di Cassano Jonio e Corigliano-Rossano con quest’ultima a fare la voce grossa avendo nella pancia quasi il 90% del tracciato. Soldi, ovviamente, che dovranno essere capitalizzati sul territorio anche attraverso l’assunzione di manodopera specializzata. Ma queste figure qualificate ci sono sul territorio? A quanto pare no. E di questo abbiamo parlato nell’ultima puntata dell’Eco in Diretta, andata in onda ieri (rivedila qui), con Francesco Beraldi, presidente di EdilCassa Calabria e con Simone Celebre, segretario generale di Fillea CGIL Calabria.

Il progetto della Sibari-Co-Ro porterà con sé un indotto di circa 1000 operai. Ma guardando oltre la maglia economica, c’è in primo piano la questione sicurezza: «Dobbiamo proteggere chi guida e lo si fa con una strada sicura e moderna» avvisa Beraldi che non scarta la congiuntura economica favorevole e aggiunge: «Turisticamente saremmo collegati immediatamente all’autostrada». Si sarebbe potuto pensare, tuttavia, a un collegamento più opportuno tra Crotone e la Sibaritide piuttosto che Crotone-Catanzaro. Ciò nonostante queste sono scelte politiche e «la politica dovrebbe fare scelte coraggiose» ed evitare di perdere fondi che urgono alla Calabria, «com’è purtroppo successo per i 40 milioni destinati all’elettrificazione della linea ferroviaria» denuncia Celebre.

Criminalità alla porta: il modello del Terzo Megalotto

Già. Proprio la politica ha causato alla Calabria il ritardo nello sviluppo tanto agognato, tant’è che «viaggia a una velocità diversa rispetto all’Italia del Nord» ci ricorda Celebre. Che poi aggiunge una soluzione. Quella, cioè «di fare squadra», «costituire un fronte comune tra imprenditori, politica, parti sociali e organi vigilanti per un risultato efficiente». Un format sperimentato con successo per i lavori del Terzo Megalotto Sibari-Roseto: «la criminalità – ha rimarcato Celebre - è stata tenuta fuori dal cantiere. E non è cosa da poco». Tanto che questo cantiere potrebbe diventare un simbolo di come un’opera pubblica può non macchiarsi del grigio della criminalità organizzata.

Non si trovano figure specializzate

Ma ritorniamo a quando si materializzeranno i soldi e le opere. Le imprese, infatti, cercano lavoratori specializzati. È successo così anche per il nuovo ospedale della Sibaritide quando ad inizio lavori si presentarono davanti ai cancelli persone del posto che avevano per la maggior parte la qualifica di manovale. Una figura professionale che sicuramente serve ma oggi, per come si è evoluta l’edilizia, è certamente marginale. Nel nostro territorio c’è una difficoltà tangibile di trovare manodopera: «non si riesce» di fatto «a trovare saldatori, carpentieri, pontisti» avverte il presidente di Edilcassa. E mancano anche «figure come ingegneri e architetti » aggiunge Berladi. Ed è purtroppo un’amara fotografia che se proiettata nel futuro non dice nulla di buono. L’auspicio è che proprio in vista dell’avvio di questo nuovo cantiere che ormai – sembra certo – aprirà i battenti, come di altri (il Porto di Corigliano-Rossano su tutti), la popolazione di questo territorio si faccia trovare preparata ma, soprattutto, qualificata.

Barbara Paura - tirocinante Unical

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.