Morti improvvise, un comitato di oltre 40 associazioni chiede di indagare sulla vaccinazione anti-covid
Un accorato appello al presidente Occhiuto e al Consiglio regionale, affinché mettano in campo tutte le iniziative sanitarie necessarie per la prevenzione e la cura di eventi fatali
CORIGLIANO-ROSSANO – Mettere in campo tutte le iniziative sanitarie necessarie per la prevenzione e la cura di eventi fatali, soprattutto nelle fasce d’età giovanili. È questo – nell’estrema sintesi – l’appello che un comitato composto da oltre quaranta associazioni, da professionisti appartenenti alla comunità scientifica, giuristi e rappresentanti della società civile, guidate dai movimenti Albero della Vita, Calabria per la Verità e Comitato cittadino Oltre, hanno lanciato al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e al Consiglio regionale della Calabria affinché sulle morti improvvise non ci sia più un atteggiamento volto a minimizzare il problema e ma soprattutto destinato ad escludere dalle cause gli effetti avversi della vaccinazione anti Covid-19.
«Abbiamo portato – si legge nella lettera inoltrata ai masismi rappresentanti regionali - una quantità rilevante di studi, certificati, revisionati, pubblicati su riviste prestigiose, che costituiscono un solido corredo scientifico, affiancato anche da valutazioni giuridiche che meritano attenzione. L’opinione pubblica man mano sta diventando sempre più cosciente della realtà dei fatti. Anche la politica sembra non poter più ignorare questa realtà che ora è sotto gli occhi di chi vuol vedere».
«Infatti – aggiungono - ora anche molte amministrazioni regionali si sono accorte di questa inquietante circostanza e attivate per indagare sul problema. Tuttavia, notiamo con grande delusione che, se da una parte il problema dei malori e delle morti improvvise, soprattutto nella fascia giovanile esente da patologie, comincia ad essere preso in considerazione da alcune amministrazioni locali, dall’ altra ne viene, invece, distorta la causa: infatti, tra i fattori da attenzionare, è totalmente assente l’evento vaccinale. Facendo credere alla popolazione di indagare finalmente sul fenomeno, si liquiderà, invece, la causa più importante distraendo così l’attenzione dei cittadini e destinando anche fondi pubblici a cause meno rilevanti».
Rientrerebbero in questa strategia la recente proposta di legge del PD (numero 862/23) e le iniziative di alcune regioni. «Ancora una volta – questo il grido d’allarme - vengono ignorate le evidenze scientifiche e cliniche di una parte rilevante della comunità scientifica e medica. Ignorando l'impatto delle vaccinazioni anticovid-19 si ignora un fattore rilevante e ciò indurrà a una distorsione dei risultati».
Diversi studi, a parere dei sottoscrittori dell’appello, dimostrerebbero con sempre più chiarezza una maggiore incidenza di miocarditi e pericarditi in soggetti vaccinati rispetto a soggetti non vaccinati la cui incidenza (di eventi cardiovascolari in questi ultimi) coincide con quella dei controlli non covid. Inoltre, i malori improvvisi e gli eventi fatali sono riconducibili spesso a cause diverse da quelle cardiache «e questo fatto – sottolineano - viene ignorato dalle varie proposte di legge e programmi regionali».
Le stesse case produttrici, ricordano ancora dai comitati, già da molti mesi, nei loro documenti relativi ai vaccini anti-covid-19 riportavano incidenza di eventi avversi e fatali. Infatti, già prima dell’approvazione emergenziale del farmaco BNT162b2 mRNA cumulativamente, dal 1° dicembre 2020 al 28 febbraio 2021 la Pfizer riportava sui soggetti sottoposti a sperimentazione (158.893) un totale di 42086 segnalazioni di effetti avversi (25379 confermati clinicamente). Nello stesso documento aggiungono anche una tabella (tabella 1 pagina 7) in cui si evidenzia che i casi fatali erano 1223 (1 caso mortale su 34 casi di eventi avversi, quindi, secondo il loro documento il 2,906% degli eventi avversi sono mortali). Nell’aggiornamento della scheda tecnica di settembre 2023 le case produttrici specificano che ”alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati anche casi fatali. Le case produttrici ammettono, quindi, senza ambiguità alcuna, che tale inoculazione può provocare anche la morte. Di conseguenza, anche l’Autorità Europea per il Farmaco (EMA) e la Commissione Europea ammettono, che i vaccini Comirnaty di Pfizer/BioNTech e Spikevax di Moderna possono indurre miocarditi e pericarditi con complicanze in alcuni casi fatali.
«Con queste ammissioni – questa la chiosa alla missiva inoltrata ad Occhiuto - chiediamo alle amministrazioni regionali che hanno mostrato un’apertura verso il problema degli eventi avversi e dell’aumento di mortalità, come sia possibile, alla luce dei dati disponibili, ignorare la correlazione di questi con l’evento vaccinale e ignorare la necessità di analizzare indicatori biologici e clinici che possano prevenire e curare tali eventi anche fatali. Chiediamo, altresì, a quelle amministrazioni non ancora sensibili alla problematica, di attivarsi, come da nostra richiesta inviata prima dell’estate ad ogni singola Regione».