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Ambulanze nuove: alla Sibaritide spetta una bella fetta dei mezzi

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CORIGLIANO – ROSSANO – Arrivate le prime 3 ambulanze delle 60 previste entro fine ottobre. Altre trenta ne arriveranno entro il 31 dicembre affiancate da 40 auto mediche. La Regione Calabria rinnova il parco macchine dell’emergenza urgenza e all’Asp di Cosenza, che abbraccia 150 Comuni, toccherà una fetta superiore al 40%. Una significativa quantità di questi mezzi, dato il territorio vasto e la densità di popolazione, spetta alla Sibaritide.

«Le ambulanze stanno arrivando complete di tutte le attrezzature di base – fa sapere il direttore generale Antonello Graziano – ma da qui a fine anno verranno implementate con ulteriori strumenti diagnostici come ecografi e caschi di diagnosi capaci di rilevare ictus o ischemie permettendo di trattare al meglio le patologie tempo dipendenti».

Altre frecce si aggiungono alla faretra della nostra Asp per gestire al meglio le emergenze e assistere i cittadini. Previsti dunque, vista la presenza di macchinari tecnologici all’avanguardia, ulteriori corsi di formazione avanzata per medici, infermieri e operatori socio sanitari al fine di sfruttare al meglio la strumentazione che troverà posto sui nuovi mezzi. In tutto 130 di cui 90 ambulanze e 40 auto mediche. Più vetture uguale anche più autisti e nuovi posti di lavoro.

 «Stiamo espletando il concorso – precisa il direttore Graziano – ed entro fine anno dovrebbero essere assunti 120 autisti. Le ambulanze semi nuove acquistate tempo indietro - sottolinea -, e non dei catorci come da alcuni è stato sostenuto, sono servite per tamponare l’emergenza temporanea in alcuni territori. Adesso stanno arrivando vetture nuove che doteremo di quei sistemi diagnostici che faranno ancor più la differenza».

In vigore presto anche il numero unico europeo per le emergenze 112, che consente di migliorare l’efficienza della macchina dei soccorsi e rendere più efficaci e tempestivi gli interventi.

«La nostra Regione – aggiunge Antonello Graziano – sarà capofila in Italia, e non fanalino di coda come siamo stai abituati, per quanto riguarda l’illuminazione notturna delle superfici dedicate all’elisoccorso. Sono state individuate dieci piazzole in cui effettuare gli impianti secondo le ultime normative».

 «L’acquisto di nuovi mezzi, l’implementazione di una strumentistica più all’avanguardia e tutte le migliorie che giorno dopo giorno si stanno apportando al nostro sistema sanitario – conclude Graziano – sono frutto anche di una lungimiranza e fiducia del nostro presidente Roberto Occhiuto. L’Asp di Cosenza non intende perseguire la politica dell’out-out. Non è intenzionata a garantire un servizio a scapito di un altro ma vuole muoversi nella direzione del’et-et, ovvero riuscire a garantire più prestazioni possibili».  

E l’arrivo delle ambulanze, i concorsi per incrementare i medici, le continue battaglie per mantenere aperti i reparti anziché scegliere la via più facile della chiusura, con tutti gli investimenti del caso che implica una politica del fare contro quella dell’immobilismo, sono la miglior risposta alle polemiche che ultimamente hanno colpito il direttore generale dell’Asp. 

«Non capisco perché anzichè  guardare a quello che l’azienda sta facendo - dichiara Graziano - ci si concentri a parlare di una macchina di servizio. E ripeto, non una vettura per mio uso personale, ma un’automobile messa a disposizione dell’Asp per gli spostamenti dei dipendenti. Sappiamo bene quanto sia vasto, e a tratti impervio, il territorio gestito a livello sanitario da questa Asp. È naturale che la scelta sia ricaduta su una macchina capiente e comunque affidabile in cui il personale, anche a gruppi di tre o quattro, possa spostarsi in tutta sicurezza e in modo confortevole».

Valentina Beli
Autore: Valentina Beli

“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare” diceva con ironia Luigi Barzini. E in effetti aveva ragione. Per chi fa questo mestiere il giornalismo non è un lavoro: è un’esigenza, una passione. Giornalista professionista dal 2011, ho avuto l’opportunità di scrivere per diversi quotidiani e di misurarmi con uno strumento affascinante come la radio. Ora si è presentata l’occasione di raccontare le cronache e le storie di un territorio che da qualche anno mi ha accolta facendomi sentire come a casa. Ed io sono entusiasta di poterlo fare