Chiude il punto nascita di Corigliano-Rossano: non ci sono medici. Partorienti trasferite a Cosenza
Già da tempo l’ambulatorio funzionava a singhiozzo a causa della cronica carenza di personale. Stamani la difficile e sofferta decisione del direttore sanitario Luigi Muraca: «Organico all’osso, da stasera stop ricoveri per chi deve partorire»
CORIGLIANO-ROSSANO – La carenza di medici è allarmante e anche i tanti sforzi che in queste settimane il management dell’Aso di Cosenza sta compiendo per arruolare personale finiscono puntualmente per vanificarsi il giorno seguente a causa delle innumerevoli defezioni che si registrano negli ospedali e in ogni angolo dell’Azienda. Oggi il caso più drammatico si registra all’ospedale spoke “Guido Compagna” di Corigliano dove lo spettro della carenza di ginecologi si è materializzato di nuovo. Non ci sono medici e da stasera il reparto non potrà accettare nuovi ricoveri.
Tutte le partorienti saranno dirottate sull’ospedale hub di Cosenza dove, a quanto pare, la situazione non sembra essere migliore dal punto di vista organizzativo e d’organico.
Questo è quanto si apprende da un ordine di servizio che stamani il direttore sanitario del presidio, Luigi Muraca, sentiti i vertici dell’azienda sanitaria, ha firmato chiudendo di fatto l’unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia.
Proprio stamani, infatti, tre dei sei medici assegnati al reparto (oltre al direttore medico facente funzioni) sono risultati indisponibili per la copertura dei turni. Pertanto, la prossima notte il reparto dovrà rimanere chiuso proprio per assenza di medici. Potrebbe trattarsi di una disposizione temporanea – sicuramente – ma che si proporrà ciclicamente se non verranno assunte decisioni drastiche. Diverso è per gli ambulatori dove la situazione è ancora più drammatica dal momento che l’equipe medica assegnata al punto nascita è sottodimensionata e manchevole di almeno 4 medici. E proprio gli ambulatori ginecologici, dove vengono effettuati tutti gli esami pre e post parto, da mesi ormai lavorano a singhiozzo.
Comprensibile, quindi, che uno dei punti nascita più importanti della Calabria per numero di bambini nati e che ancora oggi rappresenta una eccellenza dello spoke di Corigliano-Rossano e della sanità jonica rischia di essere smembrato a tutto vantaggio degli ospedali di Cosenza e Crotone.