L’Istituto Aletti di Trebisacce ambasciatore della Calabria di qualità
Il dirigente scolastico Costanza: «Il nostro Istituto guarda con molta attenzione alle attività proposte, che ritiene in linea con i traguardi prescrittivi di riferimento»
TREBISACCE - Una nuova scommessa dell’Istituto “Ezio Aletti” di Trebisacce. Ha un titolo ambizioso: Studenti ambasciatori del brand Calabria”: è un progetto formativo presentato a Catanzaro presso la Sala Verde della Cittadella regionale. L’obiettivo è importante: fare rete tra la Regione stessa, l’Ufficio Scolastico regionale e le migliori scuole calabresi, tra cui appunto l’Aletti. Il tutto per promuovere il patrimonio locale dalla cultura all’enogastronomia.
È quanto si apprende da un comunicato stampa dell’Istituto “Ezio Aletti”.
Quale sarà il compito della Regione? Quello di finanziare la partecipazione degli studenti alle fiere nazionali ed estere e agli eventi promossi dalla stessa, certificando a fine percorso, il numero delle ore di stage maturate dal singolo studente nell’ambito dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro. Il tutto andrà a rendere ancora più corposo il credito formativo degli stessi studenti.
L’iniziativa formativa in oggetto partirà col nuovo Anno Scolastico 2023-2024, per come annunciato alla vice presidente della Regione Calabria, dott.ssa Giuseppina Princi, dal governatore Roberto Occhiuto e dal direttore dell’ufficio scolastico Regionale, Antonella Iunti. Nell’incontro catanzarese in cui si è messo nero su bianco l’eccellente iniziativa è stato presente anche l’Aletti, nell’occasione rappresentato dal professor Giovanni Catalano, a tal pro’ delegato dal sirigente scolastico, Alfonso Costanza.
«Il nostro Istituto guarda con molta attenzione alle attività proposte, che ritiene in linea con i traguardi prescrittivi di riferimento - ha commentato sempre il dirigente scolastico, Alfonso Costanza -. Le attività formative presentate rappresentano un modello didattico che raccorda direttamente gli indirizzi di studio ai settori produttivi di riferimento, per offrire concrete prospettive di occupabilità. Gli Istituti Professionali rispondono all’esigenza di realizzare metodologie didattiche per apprendere, attraverso esperienze in contesti operativi, analisi e soluzioni di problemi legati alle attività economiche di riferimento».