Consapevolezza e sostegno alla genitorialità: a Mirto un corso salvavita
L'evento dal tema "Bimbi Sicuri – Corso sulle manovre salvavita" è stato organizzato da AGe Calabria in collaborazione con Medical Training Center di Crotone, Calabria Soccorso, ShedirPharma e con l’Istituto Comprensivo di Crosia
CROSIA - Creare consapevolezza per dare sostegno alla genitorialità. È questo l’obiettivo che da sempre si pone l’Associazione dei Genitori (AGe) organizzando eventi e momenti di condivisione, confronto e formazione come quello tenutosi lo scorso sabato 6 maggio al PalaTetatro Comunale “Carrisi” di Crosia Mirto.
«Bimbi Sicuri – Corso sulle manovre salvavita – si legge nella nota – è stato il tema dell’evento promosso e organizzato da AGe Calabria in collaborazione con Medical Training Center di Crotone, l’organizzazione di volontariato Calabria Soccorso, ShedirPharma e con l’Istituto Comprensivo di Crosia.
Medici, professionisti e operatori del soccorso hanno impartito le nozioni necessarie all’utilizzo delle tecniche e delle manovre di salvataggio nei bambini. Oltre un centinaio i partecipanti, perlopiù genitori, appartenenti al personale scolastico e componenti del mondo dell’associazionismo, che a chiusura del corso hanno ricevuto gli attestati di abilitazione alle tecniche di soccorso.
Soddisfatta la Presidente di Age Calabria, la Pediatra Vittoria Paletta. “Salvare una vita – ha detto la presidente dell’Associazione dei Genitori - è molto importante, saper salvare la vita di un bambino, però, diventa essenziale nel processo di consapevolezza di una comunità che ha a cuore il suo futuro. Ecco perché – ha aggiunto - partendo da una volontà forte dell’Associazione dei Genitori abbiamo promosso questo momento di confronto, di studio e approfondimento pratico. È un bellissimo messaggio – ha dichiarato ancora la pediatra Paletta - perché abbiamo una genitorialità responsabile che vuole formarsi per essere attenta alla crescita dei loro figli. È stato un momento di formazione che crea – ha chiosato - coscienza e consapevolezza sull’importanza di intervenire al momento giusto in situazioni critiche”.
“La rete tra scuole medici e associazioni è un elemento importante nel delicato processo di prevenzione e di formazione nella tutela della vita delle persone”. Così Rachele Donnici, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Crosia che ha aggiunto: “Non potevamo non approfittare di un’occasione di formazione così importante. Non solo abbiamo partecipato ma, da partner dell’evento ed essendo una scuola che nelle classi dell’Infanzia conta più di 250 iscritti, sosteniamo con forza e convinzione tutto quanto rientra in quel cammino di consapevolezza e formazione a tutela dei bambini. Non solo – ha ribadito Rachele Donnici che può vantare, tra le altre cose, di dirigere un istituto che da tempo è cardio-protetto e con personale formato - riteniamo che queste manifestazioni abbiano una valenza educativa e sociale molto alta”.
Dell’utilità della formazione e di prospettive, invece, ha parlato Annamaria Sulla, Pediatra e Istruttore nazionale della Società Scientifica italiana di Medicina d’urgenza ed Emergenza pediatrica (Simeup) che ha tenuto il partecipato corso teorico/pratico. “La principale causa di morte, ancora oggi, - ha ricordato la Pediatra Sulla - rimane l’arresto cardiaco che si verifica soprattutto in zona extraospedaliera. Pertanto è importante, essenziale che quante più persone sappiano fare un massaggio cardiaco avendo a disposizione degli strumenti idonei. Questo – ha scandito la rappresentante di Simeup - può davvero fare la differenza e salvare tante vite. I nostri territori sono piuttosto ampi e alle volte i soccorsi avanzati stentano ad arrivare in quel lasso di tempo necessario a dare il soccorso. Ecco l’essenzialità della formazione affinché quante più persone sappiano intervenire per salvare una vita. A riguardo, è da tempo che ci battiamo per un chiedere alla Regione Calabria l’attivazione di corsi salvavita gratuiti che raggiungere quanti più cittadini possibili, dalle scuole alle associazioni per finire agli uffici, con una mappa territoriale dei defibrillatori”».