Salta la consegna dei lavori della Sila-Mare: nuova strada (forse) a luglio
L’apertura del nuovo tratto compreso tra il bivio Destro-Manco e Caloveto-Cropalati era prevista per la fine di questo mese. Gli eventi alluvionali e la piena del Trionto del novembre scorso, però, ha fatto saltare l’appuntamento di 3 mesi

LONGOBUCCO – Ci vorranno ancora altri tre mesi (forse) per la consegna degli ultimi 6 km della Sila-Mare, quelli che completerebbero il tratto a monte del fiume Trionto, tra il bivio di Destro-Manco (nel comune di Longobucco) e l’intersezione tra i comuni di Caloveto e Cropalati. Tutti di competenza della Regione Calabria. Per i restanti 10 km, invece, lungo fiume, fino alla rotatoria di contrada Fossa-Foresta (innesto SS106), che dovrebbe realizzare Anas, ci vorrà ancora del tempo. Forse anni, atteso che ancora la progettazione è in fase embrionale.
Certo, però, già ultimare i lavori dello storico tratto di 16 km e aprirlo al traffico significherebbe tracciare una linea netta tra il passato e il futuro della mobilità tra l’entroterra della Sila greca e la Costa jonica. Prima dell’apertura del primo lotto (Longobucco-Ortiano), al 90% in viadotto e i cui lavori iniziarono ad inizio degli anni ’90, i tempi di percorrenza da Mirto (sullo Jonio) a Longobucco (avamposto della Sila) erano di circa 60 minuti per coprire un tragitto di 32km lungo la vecchia SS177 Silana Rossanese. Con l’apertura del primo lotto i tempi di percorrenza sono scesi a 40 minuti mentre “domani”, con l’apertura dell’ultimo tratto, si potrà arrivare dal mare in piena montagna in soli 30 minuti. Insomma, una vera e propria rivoluzione che per essere compiuta ci sono voluti quasi quarant’anni e tantissimi milioni di euro spesi. Un’opera del genere, oggi, non sarebbe più concepibile né per sostenibilità economica tantomeno ambientale. Però, rappresenterà – a conti fatti – una panacea per i centri dell’entroterra e nella creazione di una nuova visione di turismo.
I lavori sembrano ormai in dirittura d’arrivo. Dicevamo, la prima consegna dei lavori era prevista per la fine di marzo 2023, praticamente in questi giorni. Poi, però, gli eventi alluvionali del novembre scorso e la piena del fiume Trionto non ha consentito di effettuare alcuni lavori strutturali, rallentando i tempi. Per l’esattezza ci vorranno altri tre mesi – almeno questo è quanto ci confermano fonti interne al Dipartimento infrastrutture della Regione Calabria - per vedere completata l’opera che, dunque, potrebbe essere consegnata entro la prima settimana del mese di luglio.
Da quel momento, poi, ci vorranno all’incirca sei mesi per completare l’iter autorizzativo e di collaudo dopodiché la strada sarà finalmente fruibile dagli utenti. E – questa la speranza – già dal prossimo Natale i longobucchesi della diaspora potranno far ritorno sul loro suolo natio percorrendo una strada più veloce e moderna.