2 ore fa:A Castrovillari arriva un importante evento regionale di Judo
4 ore fa:Centro Democratico: «Cassano ultima per reddito pro capite in provincia, la situazione è gravissima»
6 ore fa:Alta velocità, chiesto un incontro urgente a Occhiuto che «non può decidere di "non decidere"»
8 ore fa:All'Unical la presentazione del libro “La responsabilità disattesa”
4 ore fa:Studenti belgi in visita all'Associazione Matrangolo di Acquaformosa
5 ore fa:Spopolamento, Rapani (FdI) sostiene un disegno legge per la valorizzazione dei borghi e dei centri storici
7 ore fa:Il rossanese Domenico Tedesco sarà premiato dall'associazione Peter Pan
3 ore fa:Malattie croniche e alimentazione: cambiare abitudini è il primo passo per condurre una vita sana
2 ore fa:Ponte del primo maggio: tempo in graduale miglioramento sulla Calabria del nord-est
7 ore fa:«Investire nell'aeroporto di Crotone per sviluppare collegamenti internazionali, specialmente con la Germania»

Salta la consegna dei lavori della Sila-Mare: nuova strada (forse) a luglio

1 minuti di lettura

LONGOBUCCO – Ci vorranno ancora altri tre mesi (forse) per la consegna degli ultimi 6 km della Sila-Mare, quelli che completerebbero il tratto a monte del fiume Trionto, tra il bivio di Destro-Manco (nel comune di Longobucco) e l’intersezione tra i comuni di Caloveto e Cropalati. Tutti di competenza della Regione Calabria. Per i restanti 10 km, invece, lungo fiume, fino alla rotatoria di contrada Fossa-Foresta (innesto SS106), che dovrebbe realizzare Anas, ci vorrà ancora del tempo. Forse anni, atteso che ancora la progettazione è in fase embrionale.

Certo, però, già ultimare i lavori dello storico tratto di 16 km e aprirlo al traffico significherebbe tracciare una linea netta tra il passato e il futuro della mobilità tra l’entroterra della Sila greca e la Costa jonica. Prima dell’apertura del primo lotto (Longobucco-Ortiano), al 90% in viadotto e i cui lavori iniziarono ad inizio degli anni ’90, i tempi di percorrenza da Mirto (sullo Jonio) a Longobucco (avamposto della Sila) erano di circa 60 minuti per coprire un tragitto di 32km lungo la vecchia SS177 Silana Rossanese. Con l’apertura del primo lotto i tempi di percorrenza sono scesi a 40 minuti mentre “domani”, con l’apertura dell’ultimo tratto, si potrà arrivare dal mare in piena montagna in soli 30 minuti. Insomma, una vera e propria rivoluzione che per essere compiuta ci sono voluti quasi quarant’anni e tantissimi milioni di euro spesi. Un’opera del genere, oggi, non sarebbe più concepibile né per sostenibilità economica tantomeno ambientale. Però, rappresenterà – a conti fatti – una panacea per i centri dell’entroterra e nella creazione di una nuova visione di turismo.

I lavori sembrano ormai in dirittura d’arrivo. Dicevamo, la prima consegna dei lavori era prevista per la fine di marzo 2023, praticamente in questi giorni. Poi, però, gli eventi alluvionali del novembre scorso e la piena del fiume Trionto non ha consentito di effettuare alcuni lavori strutturali, rallentando i tempi. Per l’esattezza ci vorranno altri tre mesi – almeno questo è quanto ci confermano fonti interne al Dipartimento infrastrutture della Regione Calabria -  per vedere completata l’opera che, dunque, potrebbe essere consegnata entro la prima settimana del mese di luglio.

Da quel momento, poi, ci vorranno all’incirca sei mesi per completare l’iter autorizzativo e di collaudo dopodiché la strada sarà finalmente fruibile dagli utenti. E – questa la speranza – già dal prossimo Natale i longobucchesi della diaspora potranno far ritorno sul loro suolo natio percorrendo una strada più veloce e moderna.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.