3 ore fa:L'Arcidiocesi di Rossano Cariati si riunisce per l'Assemblea di inizio anno Pastorale
1 ora fa:In città un incontro per dire “no” alla violenza di genere con il console del Brasile
5 ore fa:Oriolo, ripristinato il ponte di Contrada Porcara: infrastruttura strategica per il territorio
5 ore fa:Tutto pronto ad Altomonte per la Grande Festa del Pane: venerdì 14 l'accensione dei forni
1 ora fa:Nuova SS106 Sibari-Co-Ro, firmato in prefettura il Protocollo di Legalità
40 minuti fa:Corigliano-Rossano, la rinascita dei “Vasci” entra nel vivo: cantieri già operativi per oltre 14 milioni di euro
1 ora fa:Regione, è iniziata la nuova legislatura: la Sibaritide-Pollino c'è e fa sentire la sua voce
4 ore fa:Trebisacce: partono i lavori di riqualificazione stradale e bitumazione
10 minuti fa:Bara in discarica, la sindaca Labonia: «Massima collaborazione. Presto nuovo regolamento cimiteriale»
4 ore fa:Plataci piange Costantino Bellusci, voce autentica della cultura arbëreshe

Cinque mesi di stipendi arretrati al Consorzio di Cosenza. I sindacati proclamano lo stato di agitazione

1 minuti di lettura

COSENZA - Fai Cisl, Uila Uil, Filbi Uil e Flai Cgil del territorio di Cosenza questo pomeriggio hanno ufficialmente proclamato l’avvio dello stato di agitazione per i lavoratori del Consorzio di bonifica Bacini Meridionali del Cosentino con sede nel capoluogo di provincia. «La decisione è scaturita dal confronto avuto con le maestranze durante l’assemblea di questa mattina – spiegano i sindacalisti delle Federazioni territoriali  Antonio Pisani per la Fai Cisl, Antonio De Gregorio per la Uil Uil, Marco Stilitano per la Filbi Uil, Federica Pietramala e Giovambattista Nicoletti per la Flai Cgil – in cui nonostante i ritardi registrati nel pagamento degli stipendi e ben cinque mensilità ancora non corrisposte, non sembra esserci alcun atto concreto da parte del Consorzio. Occorre invece intervenire al più presto, i lavoratori e le loro famiglie non possono più sostenere questa situazione di incertezza e precarietà».

«Abbiamo richiesto al Presidente del Consorzio, all’Assessore all’Agricoltura, al Dipartimento regionale, al Presidente dell’Anbi Calabria e ai Presidenti di Coldiretti, Cia e Confragricoltura provinciali di convocare, con la massima urgenza, un Tavolo di confronto, attenzionando anche il Presidente della Regione e il Prefetto di Cosenza. C’è veramente tanta rabbia, mortificazione sconforto tra i lavoratori – aggiungono i sindacalisti – e temiamo possano verificarsi anche azioni eclatanti e disordini. Servono interventi immediati per dare una boccata di ossigeno ai dipendenti, in questo modo non è più possibile andare avanti. Chiediamo prima di tutto rispetto per i diritti salariali ed economici, il giusto riconoscimento per la professionalità dimostrata e i sacrifici compiuti, anche rispetto ai progetti per i Fondi del Pnrr. Solo i lavoratori possono garantire il futuro del sistema consortile e della bonifica del nostro territorio».

«Inoltre – evidenziano ancora i rappresentanti delle Parti sociali – è a forte rischio la campagna irrigua e perciò la produzione di centinaia di aziende agricole e agroalimentari, con pesanti risvolti anche sul piano occupazionale in un settore che garantisce lavoro a migliaia di persone. Infine – concludono – abbiamo evidenziato nella comunicazione come tale condizione di forte criticità può facilmente estendersi anche ai Consorzi di Scalea e Mormanno, dove i lavoratori vivono un’analoga situazione rispetto al mancato pagamento degli stipendi e delle mensilità non ancora erogate».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia