2 ore fa:Bonus affitti, Scutellà (M5s): «Famiglie dimenticate e zero pianificazione»
5 ore fa:Cemento sulla pista di atletica del Brillia, Caputo (FdI) attacca il Comune: «Impianto stravolto»
4 ore fa:Centri Pubblici per la Procreazione Medicalmente Assistita in Calabria, Uva: «Progetto strategico per contrastare denatalità»
3 ore fa:Finanziaria 2026, FdI rilancia sul fronte scuola: «Più risorse, più diritti, più tutele»
4 ore fa:Schiavonea, l’auto abbandonata sul lungomare che nessuno vede
2 ore fa:Musica e poesie sotto l'albero, domani un magico appuntamento a "Porta Celeste"
5 ore fa:Black Friday e rincari natalizi, Colamaria (UdiCon): «Serve più tutela per i consumatori»
3 ore fa:Negato il diritto alla mobilità, Lampare: «Tornare in Calabria per Natale è un lusso»
1 ora fa:Corigliano Calcio, tre punti d'oro: 2-0 al Real Trebisacce
1 ora fa:Tradizione, comunità, meraviglia: nel cuore di Rossano prende vita il Natale identitario | VIDEO

Cinque mesi di stipendi arretrati al Consorzio di Cosenza. I sindacati proclamano lo stato di agitazione

1 minuti di lettura

COSENZA - Fai Cisl, Uila Uil, Filbi Uil e Flai Cgil del territorio di Cosenza questo pomeriggio hanno ufficialmente proclamato l’avvio dello stato di agitazione per i lavoratori del Consorzio di bonifica Bacini Meridionali del Cosentino con sede nel capoluogo di provincia. «La decisione è scaturita dal confronto avuto con le maestranze durante l’assemblea di questa mattina – spiegano i sindacalisti delle Federazioni territoriali  Antonio Pisani per la Fai Cisl, Antonio De Gregorio per la Uil Uil, Marco Stilitano per la Filbi Uil, Federica Pietramala e Giovambattista Nicoletti per la Flai Cgil – in cui nonostante i ritardi registrati nel pagamento degli stipendi e ben cinque mensilità ancora non corrisposte, non sembra esserci alcun atto concreto da parte del Consorzio. Occorre invece intervenire al più presto, i lavoratori e le loro famiglie non possono più sostenere questa situazione di incertezza e precarietà».

«Abbiamo richiesto al Presidente del Consorzio, all’Assessore all’Agricoltura, al Dipartimento regionale, al Presidente dell’Anbi Calabria e ai Presidenti di Coldiretti, Cia e Confragricoltura provinciali di convocare, con la massima urgenza, un Tavolo di confronto, attenzionando anche il Presidente della Regione e il Prefetto di Cosenza. C’è veramente tanta rabbia, mortificazione sconforto tra i lavoratori – aggiungono i sindacalisti – e temiamo possano verificarsi anche azioni eclatanti e disordini. Servono interventi immediati per dare una boccata di ossigeno ai dipendenti, in questo modo non è più possibile andare avanti. Chiediamo prima di tutto rispetto per i diritti salariali ed economici, il giusto riconoscimento per la professionalità dimostrata e i sacrifici compiuti, anche rispetto ai progetti per i Fondi del Pnrr. Solo i lavoratori possono garantire il futuro del sistema consortile e della bonifica del nostro territorio».

«Inoltre – evidenziano ancora i rappresentanti delle Parti sociali – è a forte rischio la campagna irrigua e perciò la produzione di centinaia di aziende agricole e agroalimentari, con pesanti risvolti anche sul piano occupazionale in un settore che garantisce lavoro a migliaia di persone. Infine – concludono – abbiamo evidenziato nella comunicazione come tale condizione di forte criticità può facilmente estendersi anche ai Consorzi di Scalea e Mormanno, dove i lavoratori vivono un’analoga situazione rispetto al mancato pagamento degli stipendi e delle mensilità non ancora erogate».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia