7 ore fa:Da Bocchigliero alla conquista dei palchi di tutta Italia: la storia di Nevis e Asya
9 ore fa:Il vescovo emerito Monsignor Milito in visita alla Comunità Alloggio per anziani "Teniamoci Stretti"
8 ore fa:Campionati regionali prove multiple: 3 titoli per la Corricastrovillari
11 ore fa:Stop al numero chiuso a Medicina, al Senato via libera al testo base
16 ore fa:L’alberghiero “K. Wojtyla” di Castrovillari punta sui percorsi altamente formativi
15 ore fa:Ultimati i lavori del campo di padel di Cariati nei pressi del centro sociale
Ieri:Corigliano-Rossano, arrestato un 36enne per spaccio di sostanze stupefacenti
12 ore fa:Il terremoto e lo tsunami del 1836 che colpì Rossano ma rase al suolo Crosia
10 ore fa:La liuteria ionica di Montegiordano trionfa a Pechino con Gran Duo Italiano e Sassone Tartufi
14 ore fa:Nuova sede per il museo di Vaccarizzo Albanese, un autentico scrigno di cultura Arbëreshe

Nuova statale 106 Sibari-Co-Ro, Stasi ha sciolto le riserve: ecco le varianti

4 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Tutto in una notte. La questione relativa al nuovo tracciato della Statale 106 sembrava essersi avviata verso il torpore. Sapevamo, però, che qualcosa potesse muoversi, celermente e da un momento all’altro, sotto la cenere. E così è stato. Abbiamo una prima notizia, una novità rispetto a quella che è stata fino ad oggi la lunghissima querelle della Sibari-Corigliano-Rossano: potrebbe esserci un accordo sul tracciato.

A squarciare il velo del silenzio sulla vicenda è stato lo stesso sindaco Flavio Stasi con un post notturno pubblicato sulla sua pagina social in risposta – manco a dirlo – ad un’intervista rilasciata dal consigliere regionale Giuseppe Graziano proprio ai microfoni dell’Eco dello Jonio, qualche giorno fa.

Graziano, di fatto, entrando nel merito della vicenda aveva stigmatizzato la non tempestività del Sindaco nel rispondere ad una proposta chiara che nell’aprile 2021 era giunta dal Governo e sottoposta da Anas all’Amministrazione comunale.

I niet “velati” di Stasi

«L’Amministrazione comunale aveva deciso eccome - incalza il primo cittadino sui social - con la propria contrarietà».  In realtà nelle carte della Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo della Sibari-Corigliano-Rossano, apertasi nell’ottobre 2021, il Comune di Co-Ro aveva espresso tutt’altro che contrarietà. Nella missiva ad Anas, Stasi scriveva così: “… il Comune di Corigliano-Rossano non manifesta preclusione rispetto alla ipotesi di tracciato proposta, sottolineando però l'impossibilità di poter esprimere un gradimento per la mancanza di condizioni oggettive…”. Insomma, bene ma non benissimo. Si sarebbe potuto fare di più. E quel di più lo avrebbe dovuto decidere – come giusto che fosse – il sindaco della Città.

«Quando si capì – scrive il “notturno” Stasi - che l'Amministrazione non avrebbe ceduto alle pressioni costanti, si aprì finalmente una fase di confronto tra Comune, Regione ed Anas».

La non «tempestività» delle scelte

Il problema è che da allora ad oggi sono trascorsi 16 mesi e stamattina, proprio Graziano, in un botta e risposta sui social, a distanza e dai toni parlamentari, ha ribadito che non è mai stata messa in dubbio la buona volontà del primo cittadino e la determinazione nel cercare una nuova strada moderna e sicura, piuttosto è venuta meno «la tempestività delle scelte».

Quindi, quello che solo oggi “sceglie” Stasi lo avrebbe potuto scegliere un anno e mezzo fa, considerato anche che le posizioni nel frattempo non sono variate. Sono però cambiati i contesti. Perché oggi a Roma c’è un altro rappresentante del territorio che questa battaglia se l’è intestata ancor prima che entrasse nell’emiciclo parlamentare. Parliamo del senatore Ernesto Rapani che proprio per stamattina ha convocato la stampa per comunicare delle importanti novità rispetto al nuovo e futuribile tracciato della “centosei” nel tratto Sibari-Corigliano-Rossano.

Il “giallo” in una notte

Ecco, forse, spiegato il perché del “tutto in una notte”. Perché dal tramonto di ieri all’alba di stamattina la vicenda ha subito un’accelerazione così repentina? Nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, è arrivata notizia della convocazione della conferenza stampa da parte del senatore Rapani a riguardo della Statale 106. A quel punto Stasi, volendo evitare di perdere la “esclusiva” sulla notizia del raggiunto accordo sul tracciato, “approfittando” di una sollecitazione giuntagli nei giorni scorsi dal consigliere regionale Graziano, ha replicato svelando i dettagli dell’accordo con Anas.

Il fattibile che passa anche dal volere di Stasi

Ad ogni modo, menomale che qualcosa si muove – anche tra le beghe della politica -  perché da quanto ne sappiamo sta per passare un altro treno per consentire alla Sibari-Corigliano-Rossano di essere messa sui binari del reale. E quindi di una sua prossima realizzazione. L’appuntamento è fissato a fine aprile prossimo, quando – lo annunciò qualche settimana fa proprio Rapani – al Ministero delle Infrastrutture si decideranno sorti e priorità dell’ammodernamento della Statale 106. E dunque come investire quei tre miliardi messi sulla SS106 nell’ultima legge di bilancio (e spalmati in 15 anni) atteso che sicuramente i fondi non basteranno ad ammodernala tutta (forse nemmeno la metà).

Quindi era e rimane opportuno arrivare a quella data con un progetto pronto e soprattutto fattibile.

E il fattibile, dicevamo, passa anche dal volere di Stasi. «Quel progetto intoccabile – scrive il primo cittadino che evidentemente ha visto la bozza del nuovo progetto elaborato da Anas - allo stato attuale, grazie al lavoro costante e certosino di questi mesi prevede…» e da qui la serie di accorgimenti in variante e completamento del progetto del 2021.

La variante al progetto proposta dal sindaco

Eccoli: «gli attraversamenti degli scali non più in rilevato, ma con galleria o viadotto urbano sul modello dell'arch. Adriao realizzati a Lisbona; parchi pubblici, piazze e parcheggi per integrare gli attraversamenti urbani; la rimozione dal percorso di una intera trasversale che, tra i due scali, tagliava in due il territorio dalla ferrovia all'attuale percorso della Statale; uno svincolo ulteriore poco più a nord del Torrente Coriglianeto che consentirà di accedere facilmente al centro storico di Corigliano attraverso la strada del macello; Una rotonda sull'attuale 106 a Boscarello per creare un asse viario Schiavonea - SS 106 - Ponte Margherita; una rotonda sull'attuale 106 all'altezza di Fabrizio per superare l'ingresso imbarazzante su via Tirana; una rotonda sull'attuale 106 a Toscano-Ioele per eliminare la pericolosità dell'incrocio; un attraversamento litoraneo carrabile sul torrente Cino, che colleghi Pirro Malena a Toscano-Ioele; un attraversamento litoraneo carrabile che colleghi Gammicella e Seggio; un attraversamento litoraneo carrabile sul torrente Nubrica, che colleghi Zolfara a Fossa».

Quindi, se nel tratto di Corigliano il tracciato rimane simile, ad essere rivoluzionato (almeno sul porgetto) è il tratto rossanese che non passerà più “a ridosso” di Momena e della costa ma si comporrà di una lunga galleria che imboccherà in località Torre Renzo (suppergiù) e sbucherà nell’uliveto del Crosetto.

«Non stiamo parlando di cose inventate – conclude Stasi - ma di progetti condivisi e messi nero su bianco grazie al lavoro infaticabile di questi mesi, ed al termine di questo percorso saremo chiamati nuovamente a discutere, in primis in Consiglio Comunale».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.