Ieri:Sicurezza nelle scuole, Bosco attacca: «Ingenti somme per i concerti e poi le scuole sono senza uscite d'emergenza»
14 ore fa:Lucano davanti al carcere di Rossano: «Solidarietà per Ahmad, non è terrorismo chiedere la fine di un genocidio»
21 ore fa:Amministrative Castrovillari 2026: Luca Donadio e la sfida civica per ricostruire identità e futuro
20 ore fa:Sprovieri Corigliano Volley, nona sinfonia: Lamezia travolta 3-0 e primato nel mirino
Ieri:Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
15 ore fa:Artigiano in Fiera, Perla di Calabria conquista Milano
19 ore fa:Corigliano-Rossano apre un nuovo spazio dedicato a cultura e produzioni multimediali
16 ore fa:A Vakarici il Natale riaccende identità ed emozioni
19 ore fa:Una polpetta ha acceso la città
22 ore fa:Decima vittoria consecutiva per Pallavolo Rossano Asd: battuto il Castrovillari 3-0

«Meno povertà e più benessere». Prevenire lo spreco alimentare

1 minuti di lettura

CATANZARO - Produrre cibo è sacrificio perché sprecarlo? La decima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio ripropone la centralità della questione spreco in rapporto alla sostenibilità agroalimentare e ambientale. In Calabria si stima che lo spreco è di oltre 200milioni di euro e va dal campo alla tavola.

A proporre il punto il consigliere regionale Pietro Molinaro: «I dati dicono che purtroppo quasi i 3/4 dello spreco è domestico.  Ecco quindi la necessità che l'eliminazione dello spreco deve diventare oggetto di politiche pubbliche adeguate e lungimiranti, uno strumento per promuovere la salute ed educare a corretti stili di vita e anche a ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti.  Tutto questo, occorre farlo dalla fase di produzione, a quella di trasformazione, distribuzione e somministrazione e consumo di prodotti alimentari, attraverso la realizzazione di specifici obiettivi: contribuire come regione Calabria ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei cittadini con particolare riferimento alle giovani generazioni per le buone pratiche di economia circolare. Lo spreco alimentare non è solo un aspetto etico-sociale, ma le sue conseguenze negative hanno una forte ripercussione e mortificano la filiera agro-alimentare». 

«Tutti dobbiamo dare il nostro contributo all'obiettivo #menospreco #menopovertà #piùbenessere ad esempio acquistando solo ciò che serve realmente, consultando etichette e scadenze. E allora, per irrobustire anche le politiche di contrasto alla povertà e le iniziative nelle scuole portate avanti dalla Giunta della Regione Calabria in particolare dalla vice-presidente Princi e assessore Staine, occorre contrastare gli sprechi, favorendo la distribuzione degli eccessi a chi ne ha bisogno, con azioni concrete sul territorio, irrobustendo la rete per il recupero delle eccedenze e le donazioni a favore di enti caritatevoli ed enti no profit come Banco Alimentare. Dopotutto la Legge 19 agosto 2016 n.166 è finalizzata proprio a favorire, anche con premialità, il recupero della donazione degli alimenti dei medicinali e dei prodotti farmaceutici per fini solidali e per ridurre la produzione di rifiuti. Si può fare molto, e non mancherà il mio impegno per la prevenzione dello spreco alimentare che può iniziare a dare frutti significativi».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia