Morano piange un grande artista: oggi la dipartita del maestro Biagio Tramaglino
Il sindaco Nicolò De Bartolo, a nome dell'intera amministrazione comunale, commenta la morte del maestro avvenuta oggi: «Morano piange un artista celebrato, un cittadino animato da passione civile, un uomo onesto e tenace»
MORANO CALABRO - «Morano piange un artista celebrato, un cittadino animato da passione civile, un uomo onesto e tenace».Il sindaco Nicolò De Bartolo, a nome dell'intera amministrazione comunale, commenta la dipartita del maestro Biagio Tramaglino, avvenuta oggi, mercoledì 18 gennaio 2023.
«Ci lascia una persona che ha contribuito a tenere alto il nome del nostro borgo che amava oltremisura e lo dimostrava nei piccoli grandi gesti della quotidianità. Siamo vicini alla famiglia alla quale vorremmo giungesse la nostra sincera solidarietà, unita ai moti di speranza con cui, per formazione e identità, approcciamo momenti come questi».
«Non basterebbero gli spazi a nostra disposizione se dovessimo soffermarci sulle esperienze professionali del maestro Tramaglino; sui premi vinti, sulle mostre alle quali ha partecipato, sulle recensioni, sulla sua voluminosa produzione, sulle iniziative sociali. Non possiamo. E non lo faremo. Ma come non citare in questa occasione la sua creatura principale, il "Club artisti riuniti", fondata nel 1986, con la quale ha regalato momenti di promozione alla comunità, e le diverse estemporanee di pittura organizzate per immortalare vicoli e palazzi della sua Morano».
«Lo ricorderemo per la coerenza agli ideali che professava e la determinazione con la quale conduceva le sue battaglie. Per lui parleranno le immagini con le quali soleva manifestare e trasporre i pensieri; le racconteremo alle generazioni che verranno, invitandole a studiare il carattere universale della sua attività. Ai giovani presenteremo un artista eccellente, aduso a trasferire su tela i tratti aspri dei paesaggi montani, le valli della terra natia, i contadini curvi sulle loro fatiche, i volti eterei delle fanciulle in erba. Racconteremo di un gigante buono che non disdegnava di ricorrere con estrema naturalezza al realismo e all'astrattismo, utilizzando l'uno e l'altro come strumento per suscitare emozioni vere. Sapeva comunicare parimenti, e lo faceva con le sue opere, la gioia dell'esistenza e il dolore dello spirito. Ma più d'ogni altra cosa diremo di Biagio Tramaglino che la sua vita è stato un inno alla libertà».