40 minuti fa:Cassano, ArticoloVentuno si riorganizza e pensa al futuro: al via tesseramento e congresso
10 minuti fa:Cariati, misure stringenti per contrastare l’abbandono dei rifiuti sulle spiagge
16 ore fa:Cariati, cantiere stradale allunga i tempi di per raggiungere l'elisoccorso
2 ore fa:Percussound alla XX edizione de La Città della musica
1 ora fa:Il Consorzio di Bonifica manda le ruspe a "disinnescare" la bomba di Fosso Frascone
1 ora fa:Celebre (Fillea Cgil) chiede un monitoraggio antimafia per l'Ospedale della Sibaritide
16 ore fa:Riflessione sulle migrazioni a Cariati con Angela De Lorenzo
3 ore fa:Tarsia Summer Fest 2025: tradizione e futuro si incontrano in un cartellone unico
15 ore fa:Rossanese, due colpi da urlo: ufficiali Simone Fioretti e Cosimo Cosenza
17 ore fa:Si scaldano i motori per il Salgemma Lungro Festival

Vittorio Sgarbi benedice la fusione: «Ora potenziale culturale incredibile»

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - In occasione dei venti anni dal restauro del Castello Ducale di Corigliano-Rossano l’Amministrazione Comunale ha deciso di dedicare una serie di appuntamenti per rivivere il Castello e riflettere su uno dei beni artistico-culturali più importanti della città. Ad introdurre gli eventi, un convegno alla presenza, da remoto, del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi.

In un passaggio del suo intervento, Sgarbi ha voluto soffermarsi su un tema che in questi giorni sta infiammando il dibattito cittadino: la fusione. Il sottosegretario ha manifestato un certo interesse per ciò che è avvenuto tra i due comuni, un punto di forza per due città che detengono un patrimonio importante .

Tralasciando gli aspetti amministrativi e gestionali, che possono essere dibattuti e contestati, ciò che a noi interessa è il potenziale artistico e culturale che la città unita può vantare.

L’unione di due storie e di due patrimoni culturali e artistici non può che essere un ulteriore punto a favore. Ripartire e puntare su questi elementi potrebbe fare la differenza e potrebbe permettere ai cittadini di conoscere il proprio passato e la propria storia.

Spesso il rifiuto dell’altro si manifesta perché si ignorano le origini e la storia. Conoscersi e mescolarsi, avviare una fusione identitaria, pur valorizzando ed esaltando le singole differenze, potrebbe essere la chiave per rilanciare la fusione e la fiducia che si riponeva in essa.

Un po’ di impegno, un passo in più verso l’altro e l’abbandono di convinzioni aprioristiche che non danno spazio al confronto e non lasciano margini di miglioramento (in termini di qualità) al dibattito pubblico.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.