Procreazione assistita, ecco il primo nato nello spoke di Corigliano-Rossano. Il progetto funziona
Si tratta di una bimba venuta alla luce lo scorso 17 dicembre nel presidio “Compagna” di Corigliano dove opera l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia. Il centro Pma diretto dalla ginecologa Concetta Perri è attivo dall’8 marzo scorso
CORIGLIANO-ROSSANO – Ecco il primo nato del centro di Procreazione medica assistita dell’ospedale spoke di Corigliano-Rossano. Si tratta di una bimba venuta alla luce lo scorso sabato 17 dicembre al termine di un parto naturale all’interno del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Compagna”, diretto dal ginecologo Gaetano Gigli, una delle eccellenze sanitarie di cui – senza dubbio – può farsi vanto la sanità calabrese. Un punto nascita che nel corso degli ultimi anni è riuscito a mettere uno sull’altro, nonostante tantissimi disagi e oggettivi problemi logistici e di risorse, una serie di iniziative che hanno permesso al reparto di progredire e di porsi in alto alla classifica sia per quanto riguarda i numeri che la qualità dei servizi.
E tra questi servizi sicuramente c’è il nuovo centro di procreazione assistita, insediato nell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale coriglianese, guidato dalla ginecologa Concetta Perri che coordina una una vasta equipé composta da professionisti.
Quella di oggi è sicuramente una notizia di buona sanità che lancia molteplici messaggi di speranza e fiducia. Il primo, ovviamente, è che le buone prassi mediche esistono anche in Calabria e persino nelle sue periferie. Il secondo è sulla qualità dei servizi. La procreazione assistita non è un gioco di numeri e di possibilità ma una cerniera fitta tra competenza e qualità sanitaria, corretto utilizzo delle pratiche di procreazione e etica. La Pma non è per tutti e non a tutte le coppie può essere praticata, diversamente da quanto si pensa e crede.
La nascita di questa creatura, venuta alla luce sabato scorso, è stato un processo medico-sanitario naturalmente lungo e accentuato dalla sua complessità.
Tra l’altro, il centro che ha aperto i battenti al “Compagna” lo scorso 8 marzo ha impiantato il primo seme dopo pochi giorni ed il suo fiore è sbocciato, come natura vuole, dopo esattamente nove mesi, in modo del tutto naturale. È questa la vera bravura dei medici e dell’intero staff di paramedici, infermieri e assistenti che si muove in modo armonioso in una delle unità operative ospedaliere che si candida ad essere la prima per numero di nascite in tutta la Provincia di Cosenza.