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Il Polo Liceale di Trebisacce e quell'atto nobile del donare il sangue: concluso la quarta edizione del progetto

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TREBISACCE - Nell’imminenza delle festività natalizie, sabato 17 dicembre 2022, la comunità del Polo liceale di Trebisacce ha voluto ancora una volta esortare a compiere un piccolo ma fondamentale gesto di altruismo: la donazione di sangue. Appuntamento consolidato, che vede crescere di volta in volta il numero degli aspiranti donatori e che si propone come campagna di sensibilizzazione dell’intera comunità alla donazione di sangue.

La sinergia tra la dirigente Scolastica, la referente del progetto “Il Liceo dona” professoressa Grazia Le Voci, coadiuvata dalla professoressa Silvana Catera, il personale docente e Ata, e la sezione Avis Comunale OdV di Trebisacce, nella persona del presidente Cavaliere Giuseppe Madera e della segretaria dottoressa Alessandra Lauria, ha consentito di sottolineare l’avvicinarsi del Natale attraverso un gesto di solidarietà concreta.

“La dirigente, dottoressa Elisabetta D’Elia - dichiara la professoressa Grazia Le Voci - la vicepreside, professoressa Daniela Basile, i professori, i collaboratori e soprattutto i nostri meravigliosi studenti che sono risultati idonei alla donazione, riceveranno il silenzioso abbraccio di quanti ne beneficeranno. A chi non è riuscito a compiere questo meraviglioso atto d’amore, nonostante lo desiderasse, ricordiamo che la solidarietà può esprimersi in molteplici modi».  

Al termine della raccolta di sangue, la comunità scolastica ha condiviso un dono inviato dall’Associazione Thalassemici Cosenza, consegnato dalla professoressa Giuseppina Covelli alla professoressa Grazia Le Voci, quale riconoscimento dell’impegno profuso nel diffondere la cultura del dono. E in primavera si replica, perché donare non deve essere un gesto occasionale, bensì un comportamento civico ripetuto con costanza nel tempo!

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia