12 minuti fa:Morrone corsara, al “Città di Corigliano” solo delusione
1 ora fa:Rossanese, notte sempre più fonda: sesta sconfitta consecutiva e crisi senza fine
8 ore fa:Schiavonea, tra i campi e le baracche: vite invisibili tra sfruttamento e ingiustizie
6 ore fa:La Diocesi di Rossano Cariati ha festeggiato i 30 anni del Progetto Policoro
4 ore fa:Identità arbëreshe e diplomazia culturale nella due giorni organizzata dall’Ambasciata Albanese a Roma
7 ore fa:Al Vintage Café la memoria diventa denuncia con la mostra "Invisibili - Donne palestinesi raccontano"
5 ore fa:Mormanno inaugura una straordinaria 21^ edizione di Perciavutti
2 ore fa:Lavoratori TIS di Crosia, l'opposizione: «Negata la stabilizzazione nonostante i fondi regionali disponibili»
3 ore fa:Aggressione in carcere a Castrovillari: due agenti feriti. Il Sappe lancia l’allarme sicurezza
9 ore fa:Nasce la Commissione Paritetica: nuovo passo verso l’Azienda Ospedaliera Universitaria

«Nascere in provincia di Cosenza rischia di diventare un privilegio»: in bilico i reparti di pediatria

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Anche nascere, in provincia di Cosenza, può essere un privilegio. Così come lo sta diventando l’assistenza pediatrica. Negli ospedali Spoke di Castrovillari, Corigliano e Cetraro, dove insistono gli unici reparti di Pediatria dell’Azienda Sanitaria Provinciale, certamente è già un miracolo garantire i ricoveri e le cure per i bambini malati. Da anni, infatti, a Corigliano e a Cetraro i turni pediatrici e l’apertura h24 dei reparti di Pediatria sono garantiti da una cooperativa di Pediatri, per carenza ormai cronica di Medici. Mentre l’unica unità di Pediatria, che finora era riuscita a garantire con regolarità i turni di servizio, ossia Castrovillari, rischia seriamente di andare in sofferenza, per l’imminente preventivata assenza di tre dei sei medici assegnati. Una situazione assurda, che va ad aggravare ulteriormente le già critiche situazioni che si registrano nelle Pediatrie di Corigliano e Cetraro».

È quanto denunciano in un comunicato stampa Giuseppe Guido - Segretario Generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno e Vincenzo Casciaro - Segretario Generale Fp Cgil Pollino Sibaritide Tirreno.

«I tagli imposti da dodici anni di commissariamento della sanità calabrese, si stanno trasformando tutti in danni a carico dei cittadini. Mentre la spesa per la migrazione sanitaria, a carico della Regione, continua a lievitare. Anche il 2021 ha segnato un ulteriore record di incremento di spesa, poiché i Calabresi bisognosi di cure sono sempre più proiettati a ricoverarsi in altre Regioni. Da anni denunciamo la grave carenza di personale medico e non medico, senza ottenere risposte sufficienti. In mancanza di soluzioni strutturali e urgenti, la sanità pubblica rischia un serio tracollo».

«Occorre, quindi, una urgente inversione di tendenza: bisogna mappare le carenze di Personale medico e non medico, concentrare tutte le risorse, ordinarie e straordinarie, assegnate per l’emergenza covid e in funzione del Pnrr, e procedere con le assunzioni del Personale necessario a garantire il diritto alla salute. Ciò dovrà consentire anche il superamento delle costosissime convenzioni che l’Azienda Sanitaria Provinciale è costretta a sostenere, ma che non potranno durare ancora più a lungo, se non si vuole continuare a sperperare ingenti risorse, e a non dare una soluzione strutturale al bisogno sanitario. Si diano, quindi, urgenti risposte alle Pediatrie di Castrovillari, Corigliano e Cetraro, in modo da restituire al cittadino il diritto di sentirsi un po’ più tutelati nel loro bisogno primario di avere una sanità efficiente e sufficiente». 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia