Campagna irrigua a rischio: i lavoratori del consorzio pronti ad incrociare definitivamente le braccia
Il sindacato unitario torna a denunciare nuovamente la situazione di precarietà dei dipendenti dell'ente consortile di Trebisacce e chiedono l'immediato intervento del presidente Occhiuto e dell'assessore Gallo

TREBISACCE - Continua lo stato di agitazione dei lavoratori del consorzio dei Bacini Jonici del Cosentino di Trebisacce. I lavoratori disponibili al lavoro ma impossibilitati perché non retribuiti dall'ente, sono fermi nei cantieri.
Il sindacato unitario rappresentato rispettivamente da Flai Cgil (Federica Pietramala), Fai Cisl (Antonio Pisani) e Filbi Uil (Marco Stillitani), hanno avviato la procedura per proclamare lo sciopero generale giorno 31 maggio.
«La situazione sta diventando drammatica per lavoratori e famiglie - spiegano le organizzazioni sindacali - che, tra mancata erogazione dei salari e arretrati, sono senza stipendio da 4 mesi. Il tutto aggravato da una crisi economica e dal rincaro dei prezzi e il non aver garantito ai lavoratori neanche l'anticipo del costo della benzina come avevano comunicato alle organizzazioni sindacali».
I sindacati sono molto preoccupati della situazione e per il rischio che corre la campagna di irrigazione che potrebbe arrecare consistenti danni a centinaia di aziende agricole del territorio.
I lavoratori fino ad oggi nonostante tutte le privazioni e difficoltà, con responsabilità hanno continuato a garantire i servizi di bonifica e sorveglianza, ma si è arrivati al punto che anticipano di tasca propria ed utilizzino per i servizi i loro mezzi privati. I sindacati, dunque, chiedono al Presidente della Regione Calabria Occhiuto e all'assessore all'agricoltura Gallo di aiutare i lavoratori, «trovando soluzioni adeguate ed immediate per uscire da questa situazione affinché l'agricoltura resti in Calabria volano di sviluppo per un intero territorio».