Visita del Presidente d'Albania: i sindaci di Civita e Frascineto chiedono sinergia per riconoscimento della loro cultura
I sindaci chiederanno a Meta di intercedere con il Governo italiano affinchè le tante comunità arbereshe siano riconosciute alla stregua dei francofoni della Val d'Aosta e dei Tirolesi
CIVITA – E’ tutto pronto a Civita e Frascineto per la visita del Presidente della Repubblica d’Albania, Ilir Meta, che visiterà il prezioso borgo martedì 19 aprile, nel giorno delle vallje, storica celebrazione pasquale in cui colori, canti e danze sono i protagonisti.
Il programma della giornata inizia dalle ore 10, con l’arrivo del Presidente, dell’ambasciatrice albanese in Italia, Anila Bitri Lani e del console d’Italia per l’Albania, Aldo Marino. Sarà proprio dopo il loro arrivo che il professor Vincenzo Bruno, scrittore e uomo di cultura, verrà premiato dal presidente Meta anche per il suo impegno nel mantenere in vita un gruppo teatrale in lingua arbereshe coinvolgendo i giovani civitesi.
Alle ore 11.30, invece, nell’auditorium di Frascineto, si terrà l’incontro con le autorità ed i sindaci arbereshe della Calabria e del meridione, circa 40, per terminare la prima parte della giornata di festa.
Nel pomeriggio, dalle 16 in poi, tra Civita e Frascineto si terranno le vallje, occasione di festa ancor più forte visto il momento attuale, in cui si avverte quasi l’esigenza di ritornare alle tradizioni: “quest’anno abbiamo voluto fare qualcosa di diverso – ha detto il sindaco di Civita, Alessandro Tocci -, dopo le nostre vallje abbiamo previsto in serata uno spettacolo musicale, rispettando la nostra sacralità ma anche le norme anti contagio, cercando però di tornare a vivere e capire se è possibile ritornare a farlo senza le mascherine”.
La visita del Presidente Meta, che non è nuova in Calabria, è sicuramente motivo d’orgoglio per le nostre comunità arbereshe che da anni lavorano per un’identificazione più marcata della loro immensa cultura. E’ per questo che i sindaci di Civita e di Frascineto, Tocci e Catapano, chiederanno ufficialmente al Presidente Meta e al Governo d’Albania, di farsi portavoce con il nostro Governo per riconoscere a queste comunità il loro grande contributo nella costituzione del nostro Paese.
“Non siamo purtroppo come i francofoni della Valle d’Aosta, né come i Tirolesi con la Germania e l’Austria – ha detto infine Tocci – ma anche noi abbiamo dato il nostro contributo e meritiamo gli stessi riconoscimenti con l’Albania, per i quali stiamo lottando da più di 60 anni”.