Tornano i riti della Settimana Santa: c'è la decisione della Chiesa
Con la fine dello stato di emergenza sanitario ritornano le celebrazioni della tradizione pasquale: processioni, celebrazioni liturgiche, antiche usanze. Ecco tutte le regole che bisognerà rispettare per vivere i momenti di fede in sicurezza
CORIGLIANO-ROSSANO - Lo avevamo scritto appena qualche settimana fa del bisogno, quasi l'esigenza di archiviare due anni di pandemia che ci hanno tenuti lontani dalle tradizioni popolari e di fede. Avevamo scritto (leggi qui) della necessità di non abbandonare la memoria popolare dei gesti e delle rituali che fanno sentire comunità. Quello che stiamo attraversabno oggi non è affatto un periodo felice e proprio per questo, probabilmente, il miglior antidoto contro la paura delle guerre, della crisi e delle sofferenza è quello di ritornare a vivere insieme i momenti di popolo.
A Corigliano-Rossano, a Cassano ed in tutti i centri della Sibaritide-Pollino e della Calabria in occasione della prossima Pasqua torneranno a celebrarsi i riti della Settimana Santa. Dal prossimo 1 aprile, con la fine dello stato di emergenza sanitario, ci riprenderemo buona parte di quella normalità che si era interrotta a marzo del 2020. La Conferenza espiscopale italiana ha deciso il ritorno a tutte le celebrazioni pubbliche pur nel rispetto di alcune, semplici regole contro il contagio.
«Il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (cfr DL 24 marzo 2022, n.24), offre la possibilità di una prudente ripresa. In seguito allo scambio di comunicazioni tra Conferenza episcopale italiana e Governo italiano, con decorrenza 1° aprile 2022 è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo». Questo è quanto precisa una lettera della Cei, l'organismo ecclesiastico italiano presieduto dal Card. Gualtiero Bassetti. Tuttavia, la situazione sollecita tutti a «un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus».
La Cei offre alcuni consigli e suggerimenti. Obbligo di mascherine: il DL 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso, «pertanto nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando la mascherina»; distanziamento, non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro, «pertanto si predisponga quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi»; igienizzazione: «si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto»; acquasantiere: «si continui a tenerle vuote»; scambio di pace: «è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio»; distribuzione dell’Eucaristia: «i Ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano»; sintomi influenzali: «non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Covid-19»; igiene ambienti: «si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti».
Le processioni
«È possibile - si legge nella lettera della Cei - riprendere la pratica delle processioni». Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali «si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento degli Ordinari potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte».
Quanto agli orientamenti per la Settimana Santa, «si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche limitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse». A tal riguardo si segnala che i media della Cei – Tv2000 e Circuito radiofonico InBlu – trasmetteranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre. Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti: «La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami»; «il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina»; «il Venerdì Santo, tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano (‘In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione’, n. 12), il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione "per quanti soffrono a causa della guerra". L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157)»; «la Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito». Gli orientamenti sono estesi a seminari, collegi sacerdotali, monasteri e comunità religiose.