Mormanno dice No alla guerra: fiaccole, bandiere e parole di pace hanno illuminato il borgo di speranza
La manifestazione ha visto la grande partecipazione di cittadini di tutte le età, perchè un gesto di pace è più forte di qualsiasi conflitto
MORMANNO - Sono state tante le persone che si sono riversate ieri sera per le strade del piccolo borgo, per urlare basta alla guerra. Le storie e i fatti che arrivano dall'Ucraina tengono con il fiato sospeso l'Europa intera e la psicosi di una guerra sempre più vicina sembra guadagnare ogni giorno più spazio tra le paure di tutti.
È per questo che l'amministrazione mormannese ha promosso il corteo con striscioni, bandiere e parole di pace.
«Ho scritto informalmente - ha detto nei giorni scorsi il vice sindaco, Paolo Pappaterra - al Presidente dell’Anci Calabria, Marcello Manna, per indicare all’Associazione dei Sindaci Calabresi di farsi promotrice di una forte iniziativa di solidarietà, affermando la piena accoglienza di donne, bambini, anziani e tutti coloro che fuggono dall’Ucraina e che stanno arrivando in Italia attraverso i corridoi umanitari. La Calabria deve esserci, le Comunità Calabresi ci sono e ci saranno e non può essere uno spazio geografico a distinguere chi ha il diritto alla vita e chi no. Siamo pronti ad accogliere chi è stato meno fortunato di noi e chi sta subendo un attacco scellerato ed inaccettabile da parte della Russia».
Una manifestazione sentita, quella inscenata per le strade di Mormanno, di cui si dicono orgogliosi tutti gli amministratori per la partecipazione «emozionante e commovente». Mormanno - afferma Pappaterra - dice No alla guerra.