6 ore fa:A Schiavonea un convegno sul tema dell'educazione alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e servizi
58 minuti fa:La pioggia bagna le piazze di Straface e Stasi: ma la campagna elettorale è già un bollore di attacchi
7 ore fa:Mandatoriccio, residenza per anziani di località Savuco: concluso l’iter burocratico
8 ore fa:Mazza (Comitato Magna Graecia): «Sì allo sviluppo, ma senza discariche di rifiuti pericolosi nel territorio»
8 ore fa:Amministrative a Vaccarizzo, ecco la lista a sostegno di Antonio Pomillo Sindaco
9 ore fa:Majorana, presentato il piatto identitario per Odissea 2000
7 ore fa:Al Polo Infanzia Magnolia la festa della mamma si celebra con una caccia al tesoro alla scoperta della mitologia
9 ore fa:Lettere ai professori, pensieri e parole degli studenti di Cassano sulla lezione di Don Lorenzo Milani
5 ore fa:La Vignetta dell'Eco
4 ore fa:La Diocesi di Rossano Cariati si prepara alla 50^ edizione delle Settimane sociali dei cattolici

Sibari-Co-Ro, Occhiuto senza indugi: «Opera strategica. Serve subito progetto definitivo»

3 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO –  Mentre tutto il firmamento delle Istituzioni, dal Governo centrale a quello regionale, sembra essersi finalmente “allineato” e convergente sulla necessità di addivenire al più presto alla realizzazione di una strada a 4 corsie che possa collegare la grande polis della Sibaritide e poi tutta la costa orientale calabrese al resto della rete viaria nazionale, a Corigliano-Rossano le forme verbali più usate rimangono quelle dell’attesa. E il perché di questa scelta è davvero difficile da comprendere. Un mistero. Questo mentre da Cassano Jonio a Catanzaro, tutti gli altri comuni interessati alla realizzazione delle fasi progettuali proposte da Anas hanno dato il loro “via libera”.

Occhiuto senza indugi

Sulla questione è ritornato «senza indugi» il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto. Che rispetto alla nuova Statale 106 vuole andare fino in fondo. Il 6 dicembre la prima lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, ad Anas e al Commissario per le nuove opere della SS106, Massimo Simonini (che ha già risposto), per chiedere di andare avanti sulla progettazione a 4 corsie dell’intera tratta tra Sibari e Catanzaro e per sollecitare l’individuazione dei nuovi fondi.

La possibilità di intercettare fondi PNRR solo con progetti definitivi

Ma il presidente calabrese non si è fermato qui e – sollecitato dal consigliere regionale pentastellato Tavernise nel corso dell’ultima seduta dell’Assemblea di martedì scorso – ha ribadito con chiarezza e fermezza la sua posizione. «Questa opera (Sibari-Catanzaro) – ha detto Occhiuto in aula – ha bisogno di 4,5 miliardi di euro». Prima di tutto, però, per avere i soldi bisogna essere pronti. «Ho convenuto anche con l'assessore (ai Lavori pubblici) Mauro Dolce, che noi dobbiamo chiedere, anzi pretendere, da Anas e da RFI che facciano la progettazione definitiva. Perché la mia opinione – ha precisato Occhiuto - non solo sulla 106 ma su tutte le infrastrutture strategiche per la Calabria, è che sulle risorse del PNRR accadrà quello che è successo per le risorse dei fondi comunitari nei mesi della pandemia, quando l'Europa ha dato la possibilità di rimodulare una serie di azioni. Quando l'Europa – ha rimarcato Occhiuto - si renderà conto che per spendere queste risorse bisognerà andare più velocemente, prevarranno gli interventi per i quali ci saranno già i progetti. La Statale 106 è un’opera strategica e per questo può essere finanziata».

La Sibari-Co-Ro in fase più avanzata della KR-CZ

Il rischio, però, che corre oggi il progetto della Sibari-Corigliano-Rossano, che sulle fasi attuative è quello che paradossalmente (data la situazione) è nello stadio più avanzato, ancora più avanzato della Crotone-Catanzaro, senza un progetto definitivo rischia di rimanere fuori non solo dall’ipotesi dei finanziamenti europei ma anche senza copertura economica dello Stato. Che questa opera la vuole realizzare (altrimenti non l’avrebbe commissariata).

Allora, cosa cerca di fare Occhiuto per superare l’impasse? «Sto cercando di convincere il ministero – ha detto in aula a finanziare la progettazione (dell’intero tratto tra Sibari e Reggio Calabria, la progettazione della Sibari-Co-Ro è già finanziata, ndr), perché se abbiamo le progettazioni definitive sono convinto anche che avremo le opere pubbliche».

La stoccata di Occhiuto a Stasi

Poi una stoccata al sindaco Stasi. Sulla Sibari-Co-Ro «ho rotto gli indugi» perché «c'era il sindaco di Corigliano-Rossano che non sapeva ben decidere quale dovesse essere il tracciato. Così, c'era un tracciato a quattro corsie che costava 500 milioni a ridosso della ferrovia. Un altro tracciato a monte che costava 2 miliardi e mezzo. Ho detto che la mia opinione è che si deve fare il tracciato da 500 milioni e magari i 2 miliardi che sono rinvenienti vediamo di utilizzarli per altri tratti». Da qui la premura a scrivere ad Anas e al Ministero delle Infrastrutture per dare un'indicazione «e me ne sono assunto la responsabilità perché credo sia opportuno velocizzare l'attività anche su questo».

La risposta di Simonini a Occhiuto e un dato emblematico nella vicenda

Dicevamo della lettera scritta nei giorni scorsi (il 6 dicembre) da Occhiuto al Ministro Giovannini e all’AD nonché Commissario della SS106, Simonini (puoi leggere qui l’articolo). Missiva che ha ricevuto primi, importanti riscontri. Uno su tutti dallo stesso commissario Massimo Simonini. Il quale, nelle more della dettagliata risposta al governatore della Calabria, precisa come «per il tratto di circa 30km tra Sibari e Rossano… è stato individuato un nuovo tracciato caratterizzato da due carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, posto in affiancamento alla linea ferroviaria esistente (ad eccezione delle varianti di Corigliano e Rossano scalo)». Nella lettera di risposta a Occhiuto, Simonini precisa anche – e questo è un dato essenziale per capire come si stia evolvendo questa vicenda – che la Sibari-Co-Ro (CZ388) non solo è un’opera commissariata ma è anche prevista nel Contratto di Programma 2016-2020 e finanziata. Differentemente dalla Crotone-Catanzaro che, pur essendo un’opera strategica, «non è inserita nel Contratto di Programma 2016-2020 e non finanziata… per la quale è in corso il progetto di fattibilità tecnico-economica».

Insomma, nella pratica cinese dell’attendere pazientemente il passaggio della piena, nella previsione che prima o poi possano cambiare gli attori di questa vicenda, il rischio reale e concreto – sottolineato anche dal presidente Occhiuto – è che senza un progetto definitivo che possa attivare la fase esecutiva dell’opera, si rischia di perdere tutto… e di rimanere ancora una volta a piedi.

Intanto Anas illustra il nuovo tracciato a "Eco in Diretta"

Intanto vi diamo appuntamento a stasera alle 21 (L'Altro Corriere TV - canale 16 del digitale terrestre) e domani alle 18 (canali social dell'Eco dello Jonio) per una nuova puntata di Eco in Diretta. Uno speciale durante il quale Anas illustrerà dettagliatamente il nuovo progetto della Sibari-Corigliano-Rossano. Andremo a conoscere il tracciato in ogni minimo dettagliano, conoscendone forme e dati.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.