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Co-Ro, salta la continuità assistenziale nelle scuole. La denuncia dei genitori di una bimba autistica

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CORIGLIANO-ROSSANO - È stata una ripresa con qualche mugugno quella delle attività di assistenza per i bambini diversabili nelle scuole primarie di Corigliano-Rossano. Il comune anche quest'anno ha mantenuto fede agli impegni con le scuole e le famiglie, rinnovando il servizio ma a venire meno, a quanto pare, sono stati i criteri di assegnazione degli assistenti per consentire il percorco di progessione degli studenti.

A sollevare il caso e a portare a conoscenza di un fatto «a dir poco increscioso» sono stati i genitori di una bimba nello spettro autistico, di 5 anni, che frequenta uno degli sitituti scolastici cittadini. 

La mentano non solo una partenza a singhiozzo del servizio (avviato lunedì scorso) ma anche l'assegnazione «poco chiara» degli operatori ai bambini che hanno necessità d'assistenza. «Non si è tenuto conto - dicono - del criterio fondamentale della continuità. Nostra figlia - aggiungono - era seguita da tre anni da un'assistente che ne ha seguito il percorso, le tantissime problematiche ed i suoi miglioramenti, ne conosceva la gestione comportamentale corretta».

E la continuità assistenziale rappresenta un elemento essenziale nel cammino formativo ed educativo dei bambini nello spettro autistico perché «hanno particolare bisogno di punti di riferimento». Nel caso specifico, questa bimba si ritrova oggi in prima elementare «senza l'unico tramite - denunciano i genitori - che doveva esserci con la scuola materna».

I manuali evidenziano come tra lo studente autistico e l’assistente si crei un rapporto strettissimo e difficilmente ripetibile con conseguenze negative in caso di interruzione. «Questo - dicono - doveva essere il punto fermo da considerare». Ad indignare, però, è che - a quanto pare - nell'assegnazione delle figure assistenziali sarebbero stati utilizzati dei criteri discrezionali. «Sta di fatto - sottolineano la mamma e il papà della bimba - che l'assistente di nostra figlia è stata assegnata ad un'altra scuola facendo perdere tutto il lavoro fatto e non in ultimo gli investimenti per formarla con le nostre terapiste. Di fatto, nostra figlia è stata lasciata senza un fondamentale aiuto».

«Al di là delle motivazioni che possano esserci dietro questa scelta - dicono ancora i due genitori - troviamo veramente poco etico togliere stabilità ad una bimba che si appresta ad un percorso scolastico nuovo. Ci chiediamo come si possa essere così insensibili. Da genitori di chi è già stato ampiamente penalizzato dalla vita non ci arrenderemo mai davanti a queste ingiustizie, create per non si sa quali motivi da qualcuno che dovrebbe invece avere particolare attenzione nei confronti di bambini molto sfortunati! Bisogna che i responsabili - concludono - abbiano vergogna di questo. Veramente tanta vergogna».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.