Gratteri a Mormanno per il Premio Faro: tra la gente un mito di legalità e fiducia
Prima della premiazione, il procuratore della dda di Catanzaro è stato ospite di un dibattito durante il quale ha reso noti dettagli inediti della sua vita ed ha ribadito il suo coraggio nel portare avanti un lavoro difficile senza paura

MORMANNO - Un evento per tutto il territorio del Pollino quello che ha visto la presenza del Procuratore Nicola Gratteri a Mormanno in occasione del Premio Faro, appuntamento fisso dell’agosto mormannese organizzato dal Gruppo folklorico Miromagnum.
Dopo due anni di fermo a causa dell’emergenza Covid-19, l’edizione 2021 del premio è stata dedicata proprio a Gratteri ma anche al giornalista e scrittore Antonio Nicaso che virtualmente ha ritirato il riconoscimento in collegamento dal Canada. Il premio, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, viene attributo ogni anno ad eccellenze della Calabria e, dopo due anni di stop a causa dell’emergenza Covid, ha ripreso il suo percorso con questi due grandi ospiti.
Prima della premiazione, il procuratore della dda di Catanzaro è stato ospite di un dibattito con il giornalista Arcangelo Badolati, durante il quale ha reso noti dettagli inediti della sua vita ed ha ribadito il suo coraggio nel portare avanti un lavoro difficile senza paura.
“Questo premio è importante per me, non ero mai stato a Mormanno ma è stata l’occasione per conoscere non solo questa località ma anche i suoi cittadini. Non ho l’assuefazione ai premi ma per me è importante riscontrare dei punti di contatto con la gente ed un pezzo di strada che abbiamo fatto, tutti insieme, in più rispetto a ieri”.
In merito, invece, alla riforma della giustizia Cartabia, Gratteri non fa giri di parole e la definisce una ghigliottina: “è il maggiore danno che si sia potuto fare al sistema giudiziario. La riforma Cartabia impedisce la non procedibilità in Appello e in Cassazione. Dopo le mie spiegazioni sui disastri che questa riforma avrebbe fatto, molti deputati hanno avuto dubbi sull’efficacia reale di questo provvedimento nel contrasto reale al malaffare, tornando così sui propri passi. Dopo un’intensa discussione per più di una settimana, la politica ha creato una sorta di lista di reati: la politica, in sostanza, decide quali processi si possano celebrare e quali no. La riforma favorirà solo faccendieri e delinquenti”.
Sulle provocazioni sul suo conto, invece, Gratteri risponde che non darà mai spago a chi non conosce la verità: “sono allenato allo stress, ho spalle larghe e nervi d’acciaio e non reagisco mai, tanto meno alle falsità, non faccio lo stesso gioco degli sporcaccioni”.