Sybaris patrimonio Unesco, Papasso scrive al ministro Franceschini. È il momento giusto
Il primo cittadino di Cassano Jonio ha chiesto un incontro al capo del Dicastero dei Beni culturali per avere un confronto volto a cercare la «giusta soluzione» che dia riconoscimento alla terra di una delle più gloriose colonie greche
CASSANO JONIO - La richiesta di un incontro con al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, per avere un confronto atto a ricercare ogni soluzione che dia il giusto riconoscimento alla terra ove fu Sybaris come Patrimonio dell’Umanità. È questa, l’ultima iniziativa messa in atto dal sindaco della Città di Cassano Jonio, Giovanni Papasso, per porre sul tavolo del confronto e della discussione il Progetto riguardante il riconoscimento Unesco del sito ove nacque e si sviluppò il mito e la leggenda dell’antica Sybaris.
Nella missiva, il primo cittadino ha ribadito che nel tempo, in varie occasioni, aveva interloquito con scritti per evidenziare al destinatario la complessa vicenda e le problematiche del sito Archeologico di Sibari. Per ultimo, in ordine di tempo, ha evidenziato, con una lettera datata 5 dicembre 2019, dopo aver espresso la profonda gratitudine per il provvedimento del Governo che riconosceva la gestione autonoma al Museo Nazionale ed al Parco Archeologico della Sibaritide, aveva chiesto di voler considerare la possibilità di programmare una visita istituzionale presso il sito Archeologico che rievoca l’epopea della leggendaria polis magnogreca di Sybaris.
«Fin dall’inizio della mia elezione a sindaco - ha scritto Papasso - ho lanciato l’idea di Sibari Patrimonio dell’Unesco. Negli ultimi tempi questa mia idea ha trovato il sostegno di eminenti personalità del mondo politico, civile ed ecclesiastico, fra le quali i presidenti della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza, la commissione Cultura del Senato, le organizzazioni sindacali, il Vescovo della millenaria Diocesi di Cassano Jonio, ed altri ancora, che hanno promosso e sollecitato il raggiungimento di tale scopo, che porterebbe enormi benefici non solo al Comune che ho l’onore di rappresentare ma all’intera Calabria».
Del resto, recita la missiva al Ministro Franceschini, con il direttore del Parco Archeologico di Sibari, Filippo Demma, «siamo costantemente in contatto per perorare tale importante causa». La lettera prosegue evidenziando che in data 4 Agosto 2020 è stata trasmessa una comunicazione indirizzata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo - Ufficio Unesco, chiedendo un incontro finalizzato a ricevere indicazioni circa l’iter procedurale da seguire per formalizzare la candidatura di Sibari quale sito patrimonio Unesco.
La risposta ricevuta dal Ministero, in data 3 Settembre 2020, ha sottolineato che i nuovi orientamenti che presiedono all’attuazione della Convenzione per la protezione del Patrimonio mondiale hanno dato priorità ad iscrizioni di siti seriali, anche transnazionali, a discapito di singoli monumenti, centri storici o aree archeologiche, che in passato sono stati inseriti nella Lista, pur riconoscendo l’elevato interesse storico-archeologico dell’antica colonia di Sibari.
Tuttavia, il sindaco Papasso ritiene in proposito che sia obbligo morale e dovere politico percorrere tutte le vie possibili per raggiungere lo scopo di far riemergere e valorizzare un modello di civiltà e di Polis che ha identificato la Calabria e l’intera Nazione. «A tale riguardo - ha concluso la sua missiva destinata al Ministro Franceschini - reiterando la richiesta di un incontro per un confronto atto a ricercare ogni soluzione che dia il giusto riconoscimento alla terra ove fu Sybaris come Patrimonio dell’Umanità».