19 ore fa:La forza di rinascere dopo una relazione tossica: «Non aspettare che l'altro cambi. Se non c'è rispetto, chiudi la porta»
2 ore fa:Serafina Tagliaferri spegne 100 candeline e Corigliano-Rossano festeggia con lei
16 ore fa:Sanità, in Calabria le liste d'attesa saranno abbattute grazie alle "visite con il timer". «Serviranno davvero?»
18 ore fa:L'eredità del giudice Rosario Livatino, una vita al servizio dello Stato - VIDEO
1 ora fa:Pollino, cercatore di tartufi disperso a Novacco
53 minuti fa:Giovane mamma si risveglia dal coma dopo 2 mesi e abbraccia la sua bimba partorita pochi giorni prima del danno neurologico
17 ore fa:Cariati solidale, verranno erogati buoni spesa in favore dei profughi ucraini
4 ore fa:Presentato a Castrovillari il nuovo libro di Michele Messina “Attenzione ai Coccodrilli”
1 ora fa:Festa di fede per i 75 anni della parrocchia San Francesco a Corigliano
23 minuti fa:Cariati, incontro tra Amministrazione e marineria per risolvere alcune criticità

Nove infermieri in malattia: il Pronto soccorso del "Giannettasio" a rischio chiusura

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Solo nove infermieri operativi a fronte dei 20 che il reparto ha in organico (già sottodimensionato). È così che da domani mattina l'Unità operativa di Pronto soccorso dell'ospedale spoke "Giannettasio" di Rossano rischia di chiudere i battenti per mancanza di personale.

Il fatto che prima o poi qualcosa sarebbe accaduta era nell'aria. Un ammutinamento del personale, ad esempio, stanco di turni e lavoro massacrante e senza tutela. Probabilmente l'aggressione senza difese avvenuta nei giorni scorsi a danno di un medico del reparto che poche ore dopo è finito in rianimazione con un infarto, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Stress, ansia, pressione psicologica per chi alla fine dovrebbe svolgere solo un lavoro - senza il pericolo di dover rischiare la propria vita -  sono troppo per poter continuare a operare con serenità.

Sta di fatto che da domani dei 20 infermieri in forza al Pronto soccorso ne saranno operativi soltanto 9. Due sono in ferie e gli altri nove in concedo per malattia.

Si ripete un film già visto due mesi fa, nello stabile e sullo stesso piano, con il personale dell'unità operativa di Anestesia e Rianimazione. Le conseguenze furono drammatiche con l'ospedale che per oltre una settimana non è riuscito ad erogare servizi essenziali. Sarà così anche questa volta, perché un ospedale senza Pronto soccorso sarà un problema per l'intero territorio che afferisce in blocco proprio sul punto di primo intervento del "Giannettasio".

Alla base, poi, ci sono i soliti malumori. Già nei giorni scorsi e stamani da ultimo, i sindacati di categoria e le rsu avevano lamentato la mancanza di risposte da parte del management dell'Asp di Cosenza che durante l'ultimo incontro, avvenuto nelle settimane scorse, aveva assicurato un intervento risolutivo per allegerire il peso del lavoro sul reparto.

Sul pronto soccorso di Rossano, infatti, grava anche la situazione particolare del reparto "gemello" di Corigliano che dipende da quello del "Giannettasio", dove anche lì si registrano disagi. E tutto questo perché ancora nessuno pensa ad una profonda riorganizzazione dei due presidi.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.