Estate, è il valore del “ritorno” che salva l’economia locale
Sono migliaia i coriglianorossanesi residenti fuori sede che ritornano nella stagione estiva e sono loro che tengono vivi i centri storici e le attività commerciali

CORIGLIANO-ROSSANO – Se l’economia turistica locale è retta dai migranti di ritorno. È estate ed è il tempo delle vacanze. Di moltitudini di vacanzieri, però, quest’anno non se ne vedono. Differentemente dallo scorso anno quando tra le vie dei centri storici di Corigliano-Rossano e sulle spiagge della grande città si vedevano discreti numeri di turisti, quest’anno il trend sembra essere in evidente calo. Un anno fa uscivano da un lungo periodo di lockdown e la gente aveva voglia di evadere, nonostante il Covid. Quest’anno, che il Covid non è ancora sparito, e dopo un inverno logorante, caratterizzato da aperture e chiusure, da zone rosse, arancio e gialle, e con una campagna vaccinale che resta un enigma, evidentemente non c’è più l’entusiasmo del 2020.
Anzi, forse non ci sono più nemmeno i soldi per regalarsi una vacanza. E quei pochi spiccioli che si spendono vengono dirottati su mete turistiche più in voga, per trascorrere un weekend di “grido”. In realtà la costa ionica coriglianorossanese, complice anche la mancanza di una carta d’identità prettamente turistica, non è mai stata una località di prima fascia per i vacanzieri. Fatta eccezione per alcune eccellenze nel campo dell’ospitalità e del divertimento, come l’Acquapark Odissea 2000 e i villaggi vacanza che sorgono nei suoi dintorni, meta privilegiata costante per moltissimi turisti anche da fuori regione; per il resto non abbiamo attrattori che ci classificano come meta vacanze. Da non confondere, invece, con gli attrattori culturali quali il Museo del Codex, il Castello Ducale o il Museo della Liquirizia, che però fanno storia a sé e attraggono visitatori di tappa, quelli che solitamente stanno qui un giorno e vanno via.
Corigliano-Rossano, però, rimane ancora fortissima nel turismo residenziale. Quello che riporta sul suolo natio tantissimi emigrati, da ogni angolo d’Italia e d’Europa: da Stoccarda a Zurigo, da Milano a Imperia. E che per i periodi estivi, anche in quello austero di quest’anno, rappresentano la vera panacea per l’economia locale. Sono tantissimi i coriglianorossanesi residenti ormai da anni fuori sede, chi al nord Italia chi all’estero, che sono rientrati per trascorrere le loro ferie in città. E sono quelli che, dicevamo, fanno girare l’economia. Anche con piccoli investimenti. In molti hanno le loro case d’origine sulle quali ogni anno compiono dei lavori di ristrutturazione, altri invece cercano nuove case (perché qui investire sul mattone costa molto meno che al nord o all’estero).
È l’amore innato per questa terra che li porta a ritornare e a viverla appena possono. Ed è così che d’estate rivivono le botteghe dei centri storici e anche molti locali stagionali. Grazie soprattutto a questi nostri concittadini che non hanno dimenticato le loro origini. Quel valore del “nostos”, del ritorno, che in Calabria è forte e che a Corigliano-Rossano assume un valore ancora più forte è la vera panacea per molte attività una manna dal cielo, che diversamente – se dovessero vivere di solo turismo – probabilmente avrebbero già chiuso battenti!