I danni del Covid: una volta finita la pandemia rischiamo la sindemia
Decine di patologie non curate, dal diabete ai problemi cardiaci a quelli oncologici, rischiano di esplodere da un momento all’altro. E allora sarà un problema epocale
CORIGLIANO-ROSSANO – «Dall’inizio della pandemia di coronavirus, in tutto il nostro Paese, si è registrato un calo significativo del numero degli accessi in ospedale per sintomi cardiaci». Ce lo dice la Fondazione Poliambulanza. Non sono gli unici dati. Ce ne sono degli altri, ancora più preoccupanti, che non parlano solo di malati cardiopatici ma anche di potenziali pazienti diabetici o oncologici che in questo anno e mezzo hanno di fatto rinunciato alle cure. E questo per la paura di accedere negli ospedali, ormai identificati come luoghi in cui è facile contrarre il virus.
Questo significa che da qui a qualche tempo – purtroppo non molto tempo – ci saranno tantissime persone che dovranno "difendersi" da patologie non curate che potrebbero raggiungere forme gravi e irreversibili.
Il nostro Paese ha un'altissima probabilità, quindi, di passare dalla pandemia ad una sindemia di fatto.
E ovviamente la Calabria ed il territorio della Sibaritide-Pollino sono quelli più esposti, ancora una volta, e rischiano di trovarsi in prima linea a combattere una guerra ancora più potente e, ovviamente, a mani nude.
Gira che ti rigira il problema sta sempre lì: la paura associata alla carenza di strutture sanitarie e di medici.
Alle latitudini della Calabria del nord-est, infatti, non c’è solo la paura di accedere ai pochi ospedali territoriali (Corigliano, Rossano e Castrovillari) che in queste settimane sono impegnati a fronteggiare l’emergenza covid. Il vero problema è che non c’è prospettiva.
Le assunzioni di medici sono ferme al palo e nemmeno l’emergenza sanitaria in atto ha smosso le “coscienze dei potenti” e, cosa più grave, gli ospedali periferici rimangono sbarrati, compreso quello di Trebisacce che – in ossequio all’ennesimo (il terzo) pronunciamento del Consiglio di Stato – sarebbe dovuto riaprire già un mese fa.
Si continua a scherzare col fuoco mentre il covid galoppa a più non posso lasciando sul terreno tantissime vittime e procurandone, in potenza, tantissime altre per il futuro. Dove arriveremo?