Da 13 mesi senza stipendio. I lavoratori del consorzio di bonifica di Mormanno annunciano lo sciopero
Dopo settimane di protesta, annunciano lo sciopero. "Siamo dimenticati da tutti"
CASTROVILLARI - Lo avevano minacciato e lo hanno fatto. I lavoratori del consorzio di bonifica di Mormanno hanno iniziato lo sciopero preannunciato, stanchi, ormai, di non ricevere lo stipendio da ben 13 mesi. Da settimane gli uomini e le donne impiegati nel consorzio stanno facendo sentire la propria voce davanti alla sede di Cammarata, contrata di Castrovillari, con bandiere e striscioni che possano evidenziare ancora meglio la loro insostenibile condizione.
“Non abbiamo alcuna certezza dell’erogazione degli stipendi correnti – hanno dichiarato i lavoratori - quindi se pure ci erogassero gli stipendi arretrati, anche solo in parte, non sapremmo come andare avanti fino a settembre, quando finirà la campagna di irrigazione”. I cartelli appesi urlano disagio e disperazione: si dicono dimenticati da tutti i lavoratori del consorzio di bonifica di Mormanno, sostenuti in questo sciopero anche dai colleghi del consorzio dei bacini dello Jonio Cosentino.
Sembra, poi, che non abbia portato alcun frutto il regolamento per la gestione della contabilità proposto dall’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, insieme all’Anbi Calabria, per assicurare al mondo consortile maggiori certezze. Insomma, i tanti lavoratori si sentono ufficialmente con le spalle al muro, tanto da decidere di continuare la loro protesta finchè non riceveranno risposte e stipendi.
“La Regione avrebbe dovuto intervenire per pagarci ed andare avanti – dicono infine i lavoratori del consorzio - Chiediamo che ci restituiscano la dignità”. Nonostante gli stipendi non siano stati erogati, i lavoratori hanno continuato a garantire per lungo tempo il servizio irriguo per tutta la piana di Sibari e di Cammarata. Ma la misura ormai è colma e, per tutti loro, non è rimasta che da giocare la carta della protesta.