Vaccini, in Italia da lunedì si parte con prof, forze dell'ordine e detenuti... in Calabria non si sa
Il nuovo piano di immunizzazione prevede che entro aprile dovranno essere vaccinati sette milioni di italiani. In arrivo nuovo carico di dosi Pfizer e AstraZeneca alle regioni. In Calabria, però, il tasso di vaccinazione resta sotto il 70%
CORIGLIANO-ROSSANO - Da lunedì parte la vaccinazione per gli insegnanti, per le forze dell'ordine e anche per i detenuti ed il personale delle carceri. Inoltre a metà febbraio dovrebbe essere accelerato il processo anche per l'immunizzazione delle fasce d'età oltre i 70 anni. Entro aprile, infatti, nelle intenzioni del Governo e del Commissario per l'emergenza Covid-19 dovrebbero essere vaccinati 7 milioni di cittadini (più dell'11% della popolazione totale) Questo avviene in Italia. Non si sa, invece, cosa accadrà in Calabria che ancora ad oggi non è riuscita a colmare il gap.
Nella nostra regione, infatti, la somministrazione continua a ritmo di lumaca. Ad oggi sono state inoculate "solo" 50.375 dosi si vaccino (il 77.8% delle dosi disponibili). Una miseria rispetto ad altre regioni italiane che sono addirittura arrivate ad utilizzare oltre il 100% del siero disponibile (Campania, Val d'Aosta, Piemonte, Marche ed Emilia Romagna su tutte).
Le nuove disposizioni del Ministro Speranza (che potrebbe rimanere in sella al Dicastero della Salute) prevedono un piano realistico e, allo stesso tempo, ottimistico. Non solo perché la grana sui vaccini sarebbe stata superata a livello europeo ma anche perché starebbe per arrivare Sputnik, il vaccino russo che potrebbe eliminare definitivamente l'imbarazzo delle scorte.
Il problema, però, rimane la distribuzione del siero vaccinale sul territorio. In Calabria non c'è un team di medici che si occupi delle attività vaccinali, si lavora alla giornata e, a quanto pare, non ci sarebbe intenzione alcuna di sbloccare - almeno per il momento - una necessaria campagna d'assunzione di personale. Insomma, rimaniamo in preghiera sperando che il virus ci scansi.
foto di copertina tratta da repubblica.it