La petizione delle scuole serali contro il ritorno in presenza: «Pronti a citare in giudizio Stasi e l'istituto in caso di contagio»
Nella mattinata di oggi gli studenti delle scuole serali superiori di Corigliano-Rossano hanno inviato una petizione indirizzata al Sindaco
«Sindaco noi ci facciamo portavoce degli alunni lavoratori del corso serale e le chiediamo in un momento storico come questo di non sottovalutare le esigenze di noi cittadini». È una petizione e una corsa contro il tempo quella intrapresa dal corso serale e dagli alunni lavoratori dell’ISS Rossano “ITAS-ITC”.
Gli alunni fanno appello al primo cittadino della terza città della Calabria e scrivono: «La storia ci insegna che per far fronte al rapido diffondersi di una pandemia la prima cosa da chiudere sono i cancelli scolastici e oggi abbiamo la fortuna di poterli tenere aperti virtualmente quei cancelli, grazie all’uso delle tecnologie informatiche che ci permettono di avere un rapporto diretto tra alunno ed insegnate».
Gli studenti non vanno giù per il sottile e chiedono al Sindaco: «di poter accogliere questa nostra petizione per salvaguardare la salute dei suoi alunni nonché cittadini. Certi che accoglierà la nostra supplica, le porgiamo i nostri più distinti saluti, con la speranza che lei tuteli i nostri diritti di cittadini Italiani».
Infine, annunciano: «Le comunichiamo inoltre che in caso di obbligo al rientro in frequenza dovessimo contrarre l’infezione da COVID-19 citeremo la scuola e lei in giudizio per quanto riguarda il risarcimento danni. Pronti – concludono - anche allo sciopero di massa congiunti corso diurno e serale per tutelare il diritto alla nostra salute».
Da, ricordare, però, come la vicenda del TAR insegna, che Flavio Stasi ha sempre assunto una linea attendista e di prevenzione per ciò che concerne il ritorno alla didattica in presenza.