Covid, in arrivo 13mila tamponi allo spoke di Corigliano-Rossano. Stasi: «Non bastano ma è un primo passo»
Nei giorni scorsi il bug dei reagenti che non ha permesso di proseguire lo screening sul territorio. Intanto in Pronto soccorso rimangono degenti in attesa di un esito per essere ricoverati
CORIGLIANO-ROSSANO - «Entro settimana prossima lo spoke di Corigliano-Rossano dovrebbe essere fornito dei reagenti necessari a processare 13mila tamponi. Tremila di questi sono già in consegna per domani». È quanto rivela il sindaco Flavio Stasi dando una speranza nell'incertezza e nello sconforto generale che si era palesato nei giorni scorsi. Quando il direttore dell'Usca ionica, Martino Rizzo, aveva lanciato l'allarme proprio sull'assenza di reagenti che non stanno consentendo di processare i tamponi.
L'esempio più eclatante ieri (e forse anche oggi) con zero casi riscontrati sullo Jonio proprio perché non erano stati processati tamponi. «Il freddo ha bloccato il Covid?» si chiedeva sarcastico Rizzo. «Oggi sullo Ionio 0 casi, ed anche nell'Asp sembra che le cose, in base ai dati, vadano bene. In effetti - precisava ancora il direttore dell'Usca - non vengono processati i tamponi, per mancanza di reagenti, e quindi va tutto bene».
Da qui la preoccupazione del sindaco Stasi che si è dato da fare per sollecitare l'Asp di Cosenza a fornire il materiale occorrente per consentire al laboratorio tamponi del "Giannettasio" di poter continuare a lavorare.
Tamponi e reagenti, dicevamo, arriveranno. Ne arriveranno 13 mila entro la prossima settimana. «Non ci illudiamo - ha aggiunto il primo cittadino - perché non sono molti. Noi abbiamo fatto richiesta per poter processare 70mila test molecolari».
Non possiamo permetterci disattenzioni
Bene, un problema che potrebbe essere risolto a breve e che potrebbe consentire anche di avere una cartina di tornasole un po' più chiara e concreta della circolazione del Covid sul territorio. Sorge spontane, però, una domanda: è il sindaco la figura deputata a sollecitare gli organi preposti, quelli sanitari in questo caso, a rifornire un laboratorio dei suoi strumenti? E la direzione sanitaria che fa? La protezione civile che dovrebbe monitorare costantemente su questa fase dov'è? Domande legittime ma avvolte nel mistero.
Intato i Pronto soccorso sono diventati reparti ordinari: utenti aspettano da giorni l'esito dei tamponi
Intanto, gli ospedali spoke di Corigliano-Rossano continuano ad aggiungere sofferenze a sofferenze. Alla già nomenclata e costante emergenza in cui versano, ad esempio, i pronto soccorso dei due presidi, si è aggiunta nelle ultime ore quella dei tamponi. Il punto di primo intervento di Rossano, ad esempio, è diventato ormai un reparto ordinario dove vengono curati sfilze di pazienti allettati con ogni genere di patologia. Tutti in attesa di un ricovero che non può avvenire fino a quando ai malati non viene dato l'esito di negatività al Covid-19.
Insomma, una situazione grottesca, paradossale, allucinante